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Il
nome di Alghero
Locus seu villa de Alguerio, civitas
et villa Alguerii, dicono i primi documenti in latino della
conquista catalana della città; lloch, villa de l'Alguer,
scrivono contemporaneamente i documenti in catalano.Alguerius,
più raramente Algarius, in catalano L'Alguer sembrano
dunque i nomi primigenii del "luogo". Sulla loro
origine cè qualche incertezza, perché
da una parte non si vorrebbe rinunciare ad immaginare che
il borgo avesse un nome più antico non soltanto della
occupazione catalana ma anche della sua prima fondazione per
opera dei Doria genovesi, e dall'altra c'è una certa
reticenza a collegare il nome all'alga marina che si deposita
in così vasti banchi sulla spiaggia di San Giovanni,
proprio ai bordi della città, da giustificare una denominazione
che anche nella versione sardo-logudorese (S'Alighera) richiama
a un "luogo delle alghe", certo facilmente identificabile,
rispetto al resto della costa nord-occidentale dell'isola,
in quel particolare punto.Contro l'identificazione così
immediata stanno peraltro alcune ragioni linguistiche (lequazione
S'Alighera = "luogo delle alghe" non sarebbe così
pacifica come suona ad orecchie non esperte, e la pronuncia
sarda sembra suonare talvolta come Sa Lighera, in cui il riferimento
all'alga è totalmente scomparso); alcune ragioni storiche
perché i documenti coevi al primo insediamento della
prima fondazione genovese parlano di La Ligera, che è
ben altra cosa: e del resto il toponimo suona, anche in sassarese
- dialetto d'una città di lunga dominazione genovese
- L'Aliéra, dunque anche qui senza memoria né
nota delle "alghe"); una qualche fantasia toponomastica
(che vorrebbe il nome derivato dall'arabo, per cui Al-giazir
significherebbe "porto con un'isola", com'è
appunto Alghero, al modo dunque di altri nomi di porti mediterranei
come Algeri e Algeciras).Comunque sia il nome nasce con la
fondazione di un borgo che, o rifatto e fortificato su un
preesistente minuscolo aggregato di cui peraltro nulla sappiamo
o istituito ex-novo su quel promontorio così opportunamente
collocato nel golfo, fu voluto dalla potente famiglia genovese
se non proprio nell'anno 1102 (in cui lo storico Giuseppe
Manno fissa la contemporanea fondazione di Alghero e dell'altro
borgo fortificato che fu Castelgenovese, oggi Castelsardo),
certo in quel torno di anni in cui i Doria esercitavano sulla
Sardegna nord-occidentale una larga e rispettata egemonia,
favorendo così anche quel traffico intenso di merci
che si svolgeva fra Genova e le rive settentrionali dell'isola,
dove veniva prendendo forza la "villa" di Sassari
che il Comune genovese avrebbe presto identificato come la
chiave di volta della propria influenza politica ed economica
su quella parte della Sardegna.
Ma prima della fondazione doriana, non esisteva un vero e
proprio borgo, forse neppure un villaggio: sebbene il territorio
tutto intorno fosse stato abitato da millenni, al punto da
configurare la fondazione di Alghero quasi come la tappa obbligata
nella evoluzione d'un modo di occupare e abitare quella "interessante"
parte di territorio che si era venuta dispiegando attraverso
i secoli. |
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