La grotta di Nettuno: il lago Lamarmora
Il lago Lamarmora occupa tutta
la parte iniziale della grotta e con la sua lunghezza di
100 metri viene considerato uno dei più grandi laghi
salati d'Europa.
Formato dal mare, che tramite un sifone esistente sotto
l'ingresso, ha acque trasparentissime sulle quali si riflettono
le numerose concrezioni calcaree che adornano le pareti
ed il soffitto.
Quando la scogliera viene investita da forti mareggiate,
l'acqua del mare penetra con violenza all'interno della
grotta, spazzando tutto l'atrio d'ingresso con gigantesche
ondate accompagnate da tremendi boati.
Peccato che in queste condizioni non sia possibile accedere
alla grotta nè sostare nel suo interno, perché
si potrebbe godere di uno spettacolo della natura veramente
unico Il collegamento col mare fa sì che le acque
non siano completamente immobili, ma risentono dei movimenti
esterni e quindi si mantengono in continuo debole ondeggiamento.
Il Lago Lamarmora è interamente navigabile con una
piccola barchetta a fondo piatto o con un canotto sino alla
spiaggetta terminale. Ed è seguendo questo percorso
sull'acqua che in passato venivano effettuate le visite.La
parte iniziale del lago è quella più profonda,
raggiungendo gli 8-9 metri nel punto da cui si diparte il
sifone di collegamento col mare. Dopo 50 metri un isolotto
crea un restringimento oltre il quale il lago si amplia,
con una larghezza massima di 25 metri, mentre l'acqua diventa
molto bassa tanto da poterci camminare.
Superati numerosi scogli con formazioni stalagmitiche, si
arriva al colonnato della Reggia, che visto dall'interno
del lago, con tutti i riflessi che si creano sulla sua superficie,
appare ancora più spettacolare. Si approda infine
alla spiaggetta terminale, ponendo fine alla traversata.
Si potrebbe pensare che nelle acque buie del lago non possa
esistere alcuna forma di vita, mentre in realtà vi
si trova un certo tipo di fauna, che si è adattato
alle condizioni ambientali qui esistenti e che non sembra
risentire della presenza dei visitatori.E' quindi possibile
osservare con facilità gamberi, stelle di mare, ricci,
oloturie e qualche grongo, nonché diversi molluschi
gasteropodi. Ed è in queste stesse acque trasparenti
che in passato guizzava la Foca Monaca, oggi purtroppo scomparsa
e rifugiatasi in altre località più tranquille
del Mediterraneo.
Itinerario
La grotta
Il lago Lamarmora
Quando il mare era più
alto
Eccentriche e cristalli, un piccolo
mondo incantato
Le concrezioni
Un pò di storia
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