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Il
comune di Alghero
Aleimero, secondo la storiografia
sarda più accreditata, a partire dal Fara, fa giustamente
derivare il nome della città da Alga, base latina
di Algarium, cioè "luogo dove abbondano
le alghe".
Alghero - L'Alguer, in catalano - è dotata
di aeroporto (che serve anche Sassari) e ha un assetto economico
nel quale prevale, insieme al turismo, la produzione vitivinicola,
con qualche attività artigianale e piccolo - industriale;
altri settori della agricoltura e della zootecnia, unitamente
alla pesca e ai commerci marittimi, appaiono invece tuttora
interessati da fenomeni recessivi. Le
prospettive di un equilibrato sviluppo dell'economia algherese
sono oggi affidate a un riordino coordinato dei diversi settori
agricoli e al rilancio delle attività portuali e marittimo
commerciali. Quanto al turismo (contrassegnato dalla stagionalità
e prevalentemente a medio e alto reddito, con riferimento
tradizionale al mercato estero, solo da poco si sta cercando
di diversificare le presenze in favore di più ampie
fasce di utenza (turismo congressuale, della terza età,
scolastico, agriturismo ecc...); ed è forse con queste
premesse che Alghero riuscirà a presentare un volto
più attento ai suoi rilevanti valori storici, ambientali
e culturali.Discendenti in gran parte da una colonia formata
anche da ebrei trasferitisi dalla Spagna e dalla bassa Provenza
francese nella seconda metà del sec.XIV, gli algheresi
parlano tuttora la lingua catalana, che alla fine degli anni
'70 appare anche nelle indicazioni viarie e turistiche del
centro storico.
Fino alla conquista aragonese (1353) se si eccettua una breve
occupazione pisana (1283-84), che forse può aver dato
origine al sobborgo intra-moenia di Villanova nella parte
meridionale della città - Alghero rimane possedimento
dei Doria, anche se niente fa pensare ad una urbanizzazione
d'impronta genovese.La forma urbana appare chiaramente dettata
dalla particolare morfologia del sito, con le mura che dovrebbero
necessariamente attestarsi sul punto d'attacco della breve
penisoletta alla terraferma e circondare, forse in secondo
tempo, tutto il perimetro rivolto al mare. |
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