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Necropoli di
Anghelo Ruju
Il complesso tombale prenuragico è situato a 10 km
da Alghero sulla strada dei Due Mari per Porto Torres. E' una delle più
vaste necropoli della Sardegna (38 ipogei) ed una delle aree archeologiche più
importanti del Mediterraneo.
La necropoli, nella quale si praticava prevalentemente l'inumazione di popolazioni
dedite alla pesca e all'agricoltura, è riferibile al Neolitico recente
(3.000 a.C.) ed evidenzia, soprattutto, le diverse fasi della cultura di San Michele.
L'evoluzione architettonica, avvenuta nelle diverse fasi di utilizzo della necropoli,
è messa in risalto dalla varietà dei tipi tombali, ed è visibile
nelle differenze di accesso (a calatoia più antica o "a dromos più
recente) e negli ambienti di gusto rettilineo o curvilineo. Le protomi taurine
di tipo naturalistico, scolpite sulle pareti o sui pilastri, assieme all'ampiezza
degli ambienti, indicano una maggiore caratterizzazione di alcune tombe come luoghi
di culto. Ad una fase più recente della cultura di San Michele si riferisce
la rappresentazione di corna a barca.
La necropoli ha restituito reperti molto significativi fra cui vari idoletti femminili
di tipo a placca con accenno a lineamenti fisionomici. |
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