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Editoriali
15/11/2021
La Conferenza generale dell’Unesco ha dichiarato il 23 aprile “Giorno internazionale del libro e dei diritti d’autore”, ma in quella data si festeggia anche San Jordi, patrono della Catalogna ed il “giorno degli innamorati” e, per questo, fin dal 15esimo Secolo, si usa regalare una rosa rossa all’innamorata e, dal 1925, un libro. In questo modo, la giornata del 23 aprile, per i catalani, viene identificata anche come “Dia del llibre i de la rosa”. Questa tradizione è stata importata in città dalla fine degli Anni Novanta e festeggiata con diverse iniziative da parte delle associazioni locali. A mos veure, a demà
14/11/2021
È stato firmato ad Alghero dall´allora ministro dell’Energia della Repubblica di Algeria Chakib Khelil e del ministro dello Sviluppo Economico Pierluigi Bersani alla presenza del Presidente algerino Abdelaziz Bouteflika e del Presidente del consiglio italiano Romano Prodi, l’accordo intergovernativo fra Italia e Algeria per lo sviluppo del gasdotto Galsi per collegare l’Algeria all’Italia attraverso la Sardegna. Un gasdotto di circa 900 chilometri, di cui circa 600 offshore, raggiungendo profondità massime di circa 2800 metri fra i due paesi. A mos veure, a demà
13/11/2021
Data della firma della cosiddetta “Pace di Alghero” (seguita da quella di Sanluri) tra l’Aragona e il Giudice Mariano che, in quest’occasione , ottenne parecchi degli obiettivi per cui aveva provocato la rivolta, cioè l´autonomia del giudicato e la libertà di commercio dai porti arborensi. Pietro IV poté invece prendere possesso di Alghero: l´originaria popolazione sardo-ligure, essendo filo-genovese, venne successivamente poi “sostituita” da coloni catalani. A mos veure, a demà
12/11/2021
Data della morte del vescovo di Alghero Pietro Raffaele Arduino. Da Vescovo di Alghero diede vita a molte opere pie e sociali e contribuì inoltre alla costituzione del Monte Granatico. Nel 1848 ampliò il Palazzo vescovi, arricchì la chiesa di Valverde con una tappezzeria in damasco e una veste sacra (pianeta) di tela in argento ricamata d’oro e fece costruire inoltre l’altare nella cappella di san Carlo Borromeo in Cattedrale. A questo Vescovo si deve la stesura di un catechismo in lingua algherese, il “Petit Compendi de la Doctrina Cristiana”, stampato a Cagliari nel 1850. A mos veure, a demà
11/11/2021
Nasce Alguer.it, primo Quotidiano online della Regione Sardegna. Erano le 17,45 di una sera piovosa, quando il server ha rilasciato la prima versione di quello che oggi è un sistema editoriale all´avanguardia e uno dei siti d´informazione più visitati dell´Isola, tra i quotidiani locali nazionali più popolari. Una piattaforma completa che cerca di rimanere al passo con i tempi, impreziosita con la nascita della sezione video, Alguer.tv e Alguer.cat, il primo Quotidiano nazionale in Catalano di Alghero. A mos veure, a demà
10/11/2021
Nasce Angela Sussarello Boyl, la badessa fondatrice del monastero sassarese di Santa Chiara. Fu eletta badessa poco prima del suo trasferimento ad Alghero. Nel 1628 Angela Sussarello, erede di una nobile famiglia, rinunciò ai suoi diritti feudali per prender i voti. Il suo nome comparve per l’ultima volta nella documentazione ecclesiastica nel 1675. A mos veure, a demà
9/11/2021
Muore Moreno Cecchini: all´età di 71 anni, era un simbolo della città di Alghero. Consigliere comunale e assessore della città, giocatore nella storica Pallacanestro Alghero, il cuoco è stato un simbolo della Riviera del Corallo. Con la famiglia Cecchini nasce il rinomato ristorante “La Lepanto”, nel 1949, prima ristorante, gelateria e albergo ed è stato un locale-simbolo nella stagione del boom turistico catalano a partire dagli anni ’60. E´ proprio Moreno a consolidare la meritata fama nazionale ed internazionale, grazie ai prestigiosi premi vinti (in particolare per la celebre “aragosta alla catalana”) nonché ai numerosi libri scritti dallo Chef. Originario di Lucca ma algherese di adozione, è stato a lungo il porta bandiera della grande cucina della Sardegna soprattutto in quella di mare. A mos veure, a demà
8/11/2021
Il Canonico algherese Michele Urgias riferisce che due frati costruirono e montarono l’orologio grande del campanile di Santa Maria. Il principio costruttivo degli orologi da torre non era molto diverso dagli orologi a ingranaggi anche se, invece di cariche a molla, il motore del meccanismo era costituito da pesanti contrappesi che, scendendo con un cavo giù dalla torre, azionavano gli ingranaggi. Un altro congegno (scappamento) aveva il compito di regolare e alternare il movimento. Restava soltanto da ricaricare regolarmente i contrappesi (riportandoli in alto), e oliare periodicamente gli ingranaggi. A mos veure, a demà
7/11/2021
L’immobile che diventa oggi il Museo Civico Archeologico di Alghero è l’ex Carceretto (XV-XVI secolo) confinante con la Chiesa di San Michele. L’immobile è stato oggetto di un primo intervento di restauro iniziato nel Novembre del 2004. La superficie del Museo, si articola sui tre livelli con complessivi 910 mq. suddivisi tra piano terra, dove si trova una grande sala con volta a botte, piano superiore, con 6 ambienti a forma rettangolare, e terzo e ultimo piano, in cui è stata realizzata, nel corso degli interventi di restauro, una ampia stanza rettangolare. Il Museo Archeologico offre una lettura il più esaustiva possibile delle diverse emergenze monumentali del territorio, quali Villaggi nuragici di Palmavera e Sant’Imbenia, Necropoli ipogeiche di Anghelu Ruju e Santu Pedru, Villa Romana di Sant’Imbenia. A mos veure, a demà
6/11/2021
L’attività del mulino tradizionale iniziava nel mese di novembre, subito dopo la campagna di raccolta delle olive. In esso, lavoravano almeno quattro persone: il frantoiano, un sostituto e due operai. Durante il periodo della molitura, la squadra viveva nello stesso mulino, riposando su dei sacchi. La tradizione voleva che gli stessi clienti provvedessero ad approvvigionare di alimenti i lavoranti: normalmente erano zuppe di vegetali a base di fave, ceci, fagioli, etc..A mos veure, a demà



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