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Editoriali
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5/11/2021
Andrea Baccallar, dopo 3 anni di episcopato ad Alghero, durante i quali ha preso atto della situazione e delle problematiche della sua Diocesi, celebra il primo Sinodo diocesano che risulterà una pietra miliare nell’intera storia della Diocesi, con una serie di decreti pastorali che rappresentano una novità assoluta per l’epoca. Di grande importanza anche dal punto di vista linguistico perché resterà l’unico testo di diritto canonico redatto in catalano in Sardegna durante la dominazione catalana nell’isola. A mos veure, a demà
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4/11/2021
Tragedia nel mare di Alghero: Efisio Bradi e il suo equipaggio, composto da Francesco Fiori e Antonino Pinna decisero di recarsi in un’area di pesca. Mentre erano intenti a salpare le nasse, il comandante Efisio si accorse che da libeccio avanzava un turbinio di nuvole carico di pioggia sospinto da un forte vento. La burrasca raggiunse l’imbarcazione e i pescatori cercarono riparo vicino alla costa. L’imbarcazione si rovesciò procurando una letale ferita a Francesco che si vide cadere addosso l’albero maestro della barca. Finita la tempesta i marinai della capitaneria trovarono l’imbarcazione rovesciata con il comandante Efisio e il figlio Giuseppe aggrappati all’imbarcazione in attesa di soccorso. Di Francesco nessuna traccia: il suo corpo fu rinvenuto nel golfo qualche giorno dopo. A mos veure, a demà
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3/11/2021
Solo la prontezza del medico Quinto Tiberio Angelerio, fortemente osteggiato dalla popolazione e dalla municipalità algherese, ha fatto in modo che l’epidemia di peste di quegli anni venisse arginata nei limiti del possibile. Si arrivò a chiudere l’ospedale (allora collocato nel Carrer de Sant’Antoni, attuale Via Cavour), che veniva sorvegliato da un numero sufficiente di guardie, si murò la porta e alle persone così chiuse si forniva il necessario. A mos veure, a demà
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2/11/2021
Usanze funebri: il defunto veniva lavato e vestito dei suoi migliori abiti, con ai piedi le sole calze, a meno che non fosse un religioso al quale si facevano calzare le scarpe. Inoltre le giovinette appena morte venivano vestite con un abito bianco, con un velo candido con una coroncina di rose bianche sul capo; per i bambini l’abito era celeste e per le bimbe rosa. A mos veure, a demà
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1/11/2021
Per tutti i Santi, era in uso ad Alghero, che ogni buona mamma facesse ai suoi bambini, lo “panellet”, pane di fior di farina con uova e zucchero, a forma di cestellino ricamato con arte. A mos veure, a demà
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31/10/2021
Successo ad Alghero per il primo raduno di Harry Potter. I fan del celebre protagonista della saga di J.K. Rowling si sono dati appuntamento in città dove il centro storico si è trasformato in un set cinematografico con decine di maghi di tutte le età che si sono cimentati tra gare, giochi e rappresentazioni. A mos veure, a demà
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30/10/2021
Viene inaugurata la biblioteca del Mediterraneo nel complesso di Santa Chiara. La struttura unisce la città di Alghero con il Dipartimento di Architettura, mettendo insieme circa 70mila volumi del patrimonio documentario della biblioteca comunale con libri e riviste specialistiche di Architettura, design e urbanistica. A mos veure, a demà
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29/10/2021
Alghero-Scala Piccada: l´87enne Carmen Usai ha guidato l’auto che ha fatto da apripista alla corsa portando la bandiera tricolore alla corsa “Tribute” della cronoscalata più attesa della Sardegna. Forse non esiste uno sport al mondo che Carmen Usai non abbia praticato almeno una volta: pallacanestro, pallamano, spada, lancio del disco, di cui è stata campionessa regionale, pattinaggio a rotelle, motociclismo, disciplina che la vide campionessa regionale specialità Gimkane. Ma solo uno le è rimasto veramente nel cuore: l’automobilismo. Un onore per la manifestazione che alla prima edizione, nel 1955, vide proprio la giovane Carmen sfrecciare sui tornanti di Scala Piccada al volante di una “scassatissima”, come dice lei, Fiat 500. A mos veure, a demà
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28/10/2021
Nasce l’”Escola d’alguerés Pasqual Scanu”, la più longeva delle associazioni operanti oggi in città sul fronte dell’identità di Alghero. Oggi, di quel piccolo gruppo che l’aveva fondata (Giovanni Peana, Giuseppe Sanna, Don Antonio Nughes, Vito Selva, Nicolino Spiritu, Fedele Carboni, Antonio Soggiu, Pasqualino Mellai) pochi ci sono ancora, ma l’Escola è andata avanti, in tutti questi anni, grazie soprattutto alla determinazione di Don Antoni Nughes e del Presidente Nicolino Spiritu. Intitolata alla memoria di Pasquale Scanu, dirigente scolastico e appassionato ricercatore dei testi di letteratura popolare, la “Escola” è, da quasi 40 anni, impegnata nella tutela e nella promozione del patrimonio culturale algherese, soprattutto nell’ambito della lingua, promovendo dalla sua nascita, corsi di lingua per offrire alla comunità algherese, un aiuto effettivo e degli strumenti concreti nell’azione di salvaguardia del patrimonio culturale della città di Alghero. A mos veure, a demà.
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27/10/2021
Il 27, 29 e 30 ottobre del 1949 andava in scena al teatro di Civico di Alghero la commedia in algherese Lo Sidaru” con canzoni in catalano di Alghero cantate nella commedia musicale con la regia di Antonio Ballero. A mos veure, a demà.
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20 aprile 18 aprile 19 aprile
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