Mariangela Pala
22 aprile 2015
«Agricoltura ancestrale» all’Asinara: ok dal Mise
Arriva il parere favorevole dal Ministero dello Sviluppo Economico per il progetto pilota “L’Alimentazione Ancestrale Mediterranea” presentato dal Comune di Porto Torres su proposta dell´ex consigliere Usai
PORTO TORRES - Arriva il parere favorevole dal Ministero dello Sviluppo Economico per il progetto pilota “L’Alimentazione Ancestrale Mediterranea” presentato dal Comune di Porto Torres su proposta dell’allora consigliere delegato per le politiche attive sull’isola dell’Asinara, Gilda Usai. Obiettivo del progetto, promuovere l’ambiente e l’economia agroalimentare nel Parco nazionale dell’Asinara e in tutta l’Area vasta in sinergia con l’Ancim ed il Gect, organismi istituzionali che, in un’azione unitaria di cooperazione territoriale, vogliono creare nuove opportunità di sviluppo socio-economico per le isole minori.
L’elaborazione del progetto si basa su uno studio di analisi prodotto dall’Università di Sassari e dall’agenzia regionale Laore, mentre esperti dell’alimentazione ancestrale hanno curato i settori dell’agro economia, della bio/diversità e della salutistica. L’idea progettuale fu presentata nel settembre scorso al Convegno Ancim di S. Antioco proprio da Gilda Usai, proposta accolta dai numerosi delegati stranieri e italiani all’unanimità come importante progetto pilota da mandare in rete per tutte le isole del Mediterraneo. «Intanto l’Unione Europea ha chiesto agli Stati Membri proposte di valorizzazione del mondo agricolo ed agroalimentare ed ha posto in palio importantissimi finanziamenti per i settori agricoli-produttivi e di trasformazione tesi ad affrontare questioni di non secondaria importanza, quali quelle delle ripercussioni che le produzioni agricole bioancestrali hanno sullo stato di salute delle popolazioni», ha sottolineato Usai.
Il progetto pilota oltre a dare conoscenza delle qualità di tipo storico-culturali della Sardegna offre ampia visibilità in Europa alla città di Porto Torres, in particolare all’isola dell’Asinara, costruendo un modello di valorizzazione riproducibile nella rete delle isole facenti parte dell’Ancim e, più estesamente, del Mediterraneo europeo. Le opportunità per Porto Torres e l’area vasta sono di importanza socio-economica: la creazione di un paniere di prodotti agricoli; la realizzazione di imprese locali atte alla produzione, alla trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli e derivati.
Le attività agricole consentono inoltre il controllo dell’erosione dei terreni, la conservazione delle coperture verdi e l’equilibrio dell’atmosfera. Molto importanti sarebbero le opportunità per creare un sistema cooperativistico per una forma di nuova economia, che potrebbe favorire la nascita di nuove attività imprenditoriali, «un obiettivo che rientra a pieno titolo nella nuova concezione, adottata dalla nostra Regione, che è quella di rilanciare il territorio sardo come l’isola della qualità della vita», ha detto Gilda Usai.
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