Il consigliere regionale Marco Tedde sottolinea come la Regione non abbia a cuore la manifestazione religiosa algherese, «considerata non meritevole di fondi». Riparte l´annosa discussione che, negli anni passati, vedeva il forzista sindaco algherese, con Mario Bruno consigliere a Cagliari
ALGHERO - Passano gli anni, la storia si ripete e nulla cambia. Si riapre così un argomento piuttosto spinoso e datato che riporta la discussione politica locale a diversi anni fa, quando Alghero chiedeva più considerazione per la Settimana Santa con l'inserimento dei riti algheresi tra quelli identitari su cui investire. Già nel 2007
[LEGGI] e nel 2008
[LEGGI] l'allora assessore al Turismo della giunta Tedde, Mario Conoci, protestava con Cagliari per l'esclusione dai finanziamenti di settore. Lamentele sottoscritte dall'allora consigliere regionale Mario Bruno
[LEGGI], oggi sindaco di Alghero.
Passano gli anni però e la "matrigna" Cagliari non considera particolarmente degna di attenzione la ritualità religiosa algherese. Così le lamentele oggi provvengono dal consigliere regionale di Forza Italia, Marco Tedde, che sottolinea come «ancora una volta la Regione Sardegna lascia fuori dagli eventi e manifestazioni finanziati con risorse regionali i tradizionali e suggestivi Riti della Settimana Santa di Alghero». Senza nulla togliere all’importanza delle altre manifestazioni – prosegue l’ex sindaco di Alghero – è evidente che la decisione della Giunta Pigliaru penalizza non solo la comunità algherese, ma l’intera Sardegna per l’alto valore storico, religioso ed identitario che i Riti della Settimana Santa esprimono.
«Abbiamo dovuto lottare con le unghie e con i denti – prosegue l'esponente azzurro - per avere nuovamente il Rally, per una scelta che avrebbe dovuto naturalmente premiare Alghero e che, invece, così naturale non è stata. Non stupisce, pertanto, che nella delibera della Giunta Regionale n.10/23 del 17/03/2015 con la quale vengono assegnati i contributi per le manifestazioni pubbliche di grande interesse per l’anno in corso, i Riti della Settimana Santa di Alghero non compaiono. «Se il fine dei contributi regionali – conclude l’esponente azzurro – è quello di promuovere la Sardegna, le sue peculiarità e le sue tradizioni, escludere Alghero equivale a negare una parte importante dell’identità e del patrimonio storico-culturale di un intero popolo di cui gli algheresi fanno parte».