D.C.
28 novembre 2014
Fondi strutturali: a rischio 200milioni in Sardegna
La denuncia è del senatore di Sel Luciano Uras che, insieme al senatore Emilio Floris ha portato la questione davanti alla Commissione 14^ politiche comunitarie del Senato, premendo affinché il governo riprogrammi le risorse
CAGLIARI – É uno scenario economico preoccupante quello denunciato dal senatore di Sel Luciano Uras sui 200milioni di fondi strutturali. «Abbiamo notizia che la situazione dei fondi Fesr in Sardegna – ha dichiarato a proposito - sotto il profilo della certificazione della spesa, sia particolarmente preoccupante, con il rischio di perdere alcune centinaia di milioni di fondi strutturali, destinati a sostenere sviluppo economico e coesione sociale, oltre che assicurare il processo di riequilibrio territoriale nazionale ed europeo».
Una situazione questa che si ripercuote necessariamente sulla macchina regionale, all’interno della quale sono già accesi, secondo Uras, diversi campanelli d’allarme. «Su questo tema – dice infatti – l’attuale maggioranza alla guida della Regione paga il prezzo di una programmazione fatta all’inizio del sessennio, in condizioni oggettivamente diverse sia sul piano della condizione economica del Paese sia in relazione alla qualità del contesto amministrativo, economico e sociale dell’Isola. Oggi anche alla luce delle decisioni assunte dal Governo si rischia il disimpegno automatico e il dirottamento delle somme non utilizzate nei termini stabiliti verso le aree forti del Paese (Regioni del centr-nord).
Una realtà insomma che porta a pensare ad un futuro tutt’altro che roseo per la Sardegna, sebbene non tutto è perduto. Esiste infatti la possibilità di riprogrammare le risorse, e su questo punto i senatori sardi Luciano Uras e Emilio Floris hanno insistito in occasione della seduta della Commissione 14^ politiche comunitarie del Senato, di cui fanno parte, lo scorso 12 novembre. «Abbiamo posto con forza l’esigenza di riprogrammazione delle risorse – ha raccontato Luciano Uras - anche in linea con le recenti indicazioni che mirano a contrastare la polverizzazione delle disponibilità finanziare e a concentrarle in progetti di sviluppo a carattere strategico e finalizzati alla valorizzazione di vocazioni produttive territoriali». Ora però, il passo successivo è quello di avviare «un confronto urgente e serrato con il Governo, e in particolare con il sottosegretario competente della Presidenza del Consiglio, Graziano Del Rio, perché le risorse a rischio siano immediatamente riprogrammate».
Nella foto: Luciano Uras
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