S.A.
28 novembre 2014
Statue di Mont’e Prama in 3D a Roma
Dal 29 novembre sino al 21 marzo 2015, le Statue di Mont’e Prama saranno presenti in 3D al Museo Nazionale Preistorico Etnografico “Luigi Pigorini” di Roma, all’interno della mostra: “L’isola delle torri. Giovanni Lilliu e la Sardegna nuragica”
ORISTANO - Dal 29 novembre sino al 21 marzo 2015, le Statue di Mont’e Prama saranno presenti in 3D al Museo Nazionale Preistorico Etnografico “Luigi Pigorini” di Roma (Salone delle Scienze, Piazza Guglielmo Marconi, 14), all’interno della mostra: “L’isola delle torri. Giovanni Lilliu e la Sardegna nuragica”. Il visitatore potrà immergersi in un’esplorazione virtuale interattiva del complesso statuario grazie all’innovativa applicazione realizzata dal gruppo di Visual Computing (ViC) del CRS4 (il centro di ricerca della Sardegna), in collaborazione con le Soprintendenze per i beni archeologici per le province di Cagliari e Oristano, Sassari e Nuoro.
«Il sistema interattivo presentato a Roma è un’evoluzione dei sistemi realizzati nei poli museali per Mont’e Prama e ha caratteristiche uniche nel panorama internazionale - afferma Enrico Gobbetti, direttore del settore Visual Computing del CRS4 - “Attraverso metodi informatici innovativi ideati e sperimentati presso il nostro Centro di Ricerca” - prosegue Gobbetti - abbiamo combinato oltre 6200 scansioni laser e circa 4200 fotografie con luce controllata per creare ricostruzioni virtuali tridimensionali colorate che documentano accuratamente, alla risoluzione di 16 punti per mm2, l’attuale stato di conservazione di 37 statue restaurate».
Questi modelli tridimensionali saranno presenti al museo Pigorini con un sistema interattivo che combina uno schermo tattile a un sistema a retroproiezione di grandi dimensioni, all’interno di un box multimediale appositamente realizzato. Grazie a questa tecnologia, gruppi di visitatori potranno esplorare visualmente ogni singola scultura in tutte le sue parti. I metodi multirisoluzione sviluppati dal CRS4, combinati con luci e ombreggiature sintetiche, superano i limiti delle attuali tecnologie basate su modelli semplificati e permettono di passare in maniera fluida da visioni d’insieme ad analisi di dettaglio dei più piccoli rilievi superficiali.
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