M.L.P.C.
17 ottobre 2014
Importante scoperta archeologica sulla Sulcitana
Durante i lavori per la nuova strada che collegherà Cagliari a Villa San Pietro, Pula e Sarroch, sono stati ritrovati resti di una domus romana. L’Associazione Sardegna Sotterranea chiede che si attuino dei piani di salvaguardia del patrimonio archeologico
CAPOTERRA - La nuova arteria che collegherà Cagliari a Villa San Pietro, Pula e Sarroch è in fase di costruzione già da diversi mesi, ma sono circa diciassette anni che si sta facendo attendere. Nel bel mezzo dei lavori sono però stati fatti degli importantissimi ritrovamenti a carattere archeologico, che non hanno potuto non allertare gli studiosi.
Nei cantieri di Capoterra, durante gli scavi sono venute alla luce resti di abitazioni del periodo romano, grandi pietre ben assemblate provenienti dal vicino fiume come a formare locali di uso comune, con muri spessi oltre un metro, ad angolo retto. Ad allertare il Ministero per i beni archeologici è stata ancora prima dell’estate l’Associazione Sardegna Sotterranea, sempre in prima fila in queste situazioni di salvaguardia del patrimonio storico e archeologico isolano.
Il presidente dell’associazione Marcello Polastri afferma: «gli archeologi hanno scavato ed ora, sui terreni accanto agli uliveti, ma non sulle carte del rischio archeologico, si notano i resti di abitazioni del periodo romano che centinaia di metri di asfalto potrebbero far scomparire». Il rischio è alto e, se non si fa qualcosa per tutelare queste antiche vestigia, a breve la domus verrà ricoperta dall’asfalto. Per rincarare la dose, Polastri afferma: «di sicuro, se la strada, pur con i suoi vantaggi per la modernità, ricoprirà la storia, di storia sapremo sempre meno».
Nella foto (di Sardegna Sotterranea): un’immagine degli scavi
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