Attilio Mastino
15 ottobre 2014
L'opinione di Attilio Mastino
Monte Prama: palestra per studenti e studiosi sardi
Il nostro grande Maestro dell’archeologia sarda, il Prof. Giovanni Lilliu, nelle pagine conclusive del suo lavoro del 1977 “Dal betilo aniconico alla statuaria nuragica”, additando la straordinaria importanza del sito di Monte Prama, rivolgeva al Soprintendente Professor Barreca “l’invito di voler tener ben presente il luogo di M. Prama per un esteso e definitivo scavo scientifico per il quale l’Istituto di Antichità archeologia e arte della Facoltà di Lettere dell’Università di Cagliari è disposto fin d’ora, a dare la propria direzione in collaborazione con la Soprintendenza”. In seguito alla scoperta a Monte Prama, durante le arature del novembre 1977, di due nuovi torsi di statue il Soprintendente Archeologo Ferruccio Barreca, in accordo con il Prof.
Giovanni Lilliu, decise di avviare immediatamente un cantiere archeologico a Monte Prama, diretto in loco da Carlo Tronchetti per la Soprintendenza e da Maria Luisa Ferrarese Ceruti per l’Università di Cagliari, durante le prime tre settimane del dicembre 1977. Questa intesa tra Soprintendenza e Università del lontano 1977 si è riprodotta per il medesimo luogo di Monte Prama, a partire dal 5 maggio 2014, in base ad un Accordo quadro del 2 maggio scorso sottoscritto dalla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Sardegna, dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici per le province di Cagliari e Oristano, dall’Università degli Studi di Sassari, dall’Università degli Studi di Cagliari, dal Comune di Cabras, dalla Casa Circondariale di Oristano-Massama e dal Consorzio UNO di Oristano per la promozione degli studi universitari, che gestisce fra l’altro la Scuola di specializzazione in beni archeologici di Sassari nella sede di Oristano. Gli atenei sardi sono fieri di poter lavorare insieme alla Soprintendenza per i beni archeologici e ai suoi valorosi nostri colleghi dottori Alessandro Usai e Emina Usai.
I lavori sono finanziati dalla regione Sardegna e dai due Atenei nel quadro del Progetto “Archeologia di Monte Prama” (L. R. n. 7/2007, bandi annualità 2012. Assegnazione cofinanziamento RAS. CUP J71J12000490007, Codice progetto LR720012ZUCCA). A Monte Prama ogni giorno hanno operato anche i nostri amici della Casa circondariale di Oristano.- Massama, una giovane di Cabras, i nostri brillanti colleghi della Soprintendenza, i docenti di Cagliari e di Sassari, i dottorandi, gli specializzandi degli atenei sardi e le infaticabili archeologhe Luciana Tocco e Adriana Scarpa e tutto il personale del Consorzio Uno di Oristano. Vogliamo che questo continui ad essere un luogo di amicizia, di fraternità e di scienza, dove ogni divergenza possa essere superata e dove vengano valutate le ragioni di tutti. L’Università degli Studi di Sassari e di Cagliari hanno le competenze e i mezzi affinché il cantiere “Archeologia di Monte Prama” possa proseguire fino al 31 marzo 2015.
Il proseguimento dei lavori è possibile anche in considerazione della nascita, con il 1° gennaio 2015, della Direzione Generale della Ricerca del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo (MIBACT) che definirà la sinergia nella ricerca e nella formazione del MIBACT e del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR), mediante un Accordo quadro sottoscritto dai due Ministri. Monte Prama sta diventando una straordinaria palestra per il confronto fra studenti e studiosi e dove tutti sono accolti con affabilità perché la conoscenza che si costruisce ogni giorno a Monte Prama sia, sempre di più, patrimonio comune.
*Rettore Università di Sassari
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