S.A.
7 ottobre 2014
Mont´e Prama, archeologo paga per la custodia
Come Pompei e gli innumerevoli siti di valore storico e archeologico trascurati in Italia, anche la Sardegna con i giganti di Mont´e Prama diventa un caso nazionale
CABRAS - Come Pompei e gli innumerevoli siti di valore storico e archeologico trascurati in Italia, anche la Sardegna con i giganti di Mont'e Prama diventa un caso nazionale. La notizia riportata dal Fatto Quotidiano è quella di un archeologo che paga di tasca propria la sicurezza del sito già oggetto di visite di tombaroli nelle scorse settimane.
Eppure gli scavi hanno dato soddisfazioni anche di recente con la scoperta di nuove tombe, importanti reperti e soprattutto un altro gigante di arenaria, che si aggiunge a quelli rinvenuti dagli anni '70 ed esposti nel museo di Cabras. Un tesoro nascosto che sta riaffiorando nella campagna sarda ma che, per mancanza di fondi Soprintendenza archeologica di Cagliari ed Oristano, resta senza controlli.
«Quindi interviene Raimondo Zucca, direttore della Scuola di specializzazione in Beni archeologici dell’Università di Sassari - si legge sulle pagine del quotidiano - ma soprattutto uno dei protagonisti della scoperta di quarant’anni fa dei “Giganti” e impegnato anche nell’attuale cantiere. E’ lui che negli ultimi giorni provvede alle spese di sorveglianza. Un gesto estremo per dare risalto al grave problema delle risorse, insufficienti anche per mettere al sicuro l’essenziale».
Nella foto (dal profilo Facebook di Mauro Pili): il sito fotografato durante la notte
|