M.L.P.C.
27 settembre 2014
Resti archeologici a Bonaria: no al cantiere Williams
«Non fermiamo il cantiere di Bonaria» dice a gran voce Marcello Polastri, presidente di Sardegna Sotterranea
CAGLIARI - Il sito in questione si trova a Cagliari, tra le vie Milano e Taranto, a ridosso della Cattedrale di Bonaria, in un’area di straordinario interesse: i resti archeologici della zona dell’omonimo colle risalgono ai tempi dei nuragici per i quali è stato luogo di sepoltura, passando poi per i fenicio-punici e i romani fino ad arrivare a insediamenti di epoca romana e medievale.
Nel mese di giugno, periodo dei ritrovamenti archeologici, il cantiere era in pieno fermento: si svolgevano i lavori per la costruzione di un palazzo proprietà di Patrick Head, socio della scuderia automobilistica Williams. Data l’entità dei ritrovamenti il cantiere è stato bloccato ma l’intento dell’Associazione Sardegna Sotterranea non è che la scoperta diventi come una ferita infetta nel cuore della città e della sua storia: Polastri infatti vuole sottolineare, in una nota stampa inviata alla Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici, che «sarebbe un doppio danno e una doppia beffa, sia per il costruttore inglese Patrick Head che è incappato in questo ritrovamento, e sia per i cagliaritani e turisti».
L’Associazione Sardegna Sotterranea propone due sbocchi: da una parte la conclusione dei lavori del cantiere con la costruzione del palazzo a patto che si preservino e si rendano visibili e fruibili le rovine venute alla luce; dall’altra, cosa più auspicabile per gli archeologi e gli studiosi, che il sito venga valorizzato come vero e proprio complesso archeologico a cielo aperto con spazi praticabili e vivibili quotidianamente da turisti e cittadini cagliaritani.
[foto di Marcello Polastri]
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