D.C.
23 settembre 2014
Soldi ai sardi che partono: «così non bighellano»
Se la Sardegna non è in grado di offrire lavoro l’unica via è quella di cercarlo all’estero. Il comune di Elmas condivide l’idea e finanzia chi, non avendo le risorse, desidera trovare fortuna in terre più floride
CAGLIARI – Elmas, una piccola cittadina del sud della Sardegna, vicino al capoluogo isolano, conosciuta per l’aeroporto campidanese e per lo stadio del Cagliari, oggi fa parlare di sé per una iniziativa “salva-giovani” del tutto originale. Si tratta del progetto “Adesso parto”, pensato dal sindaco Valter Piscedda, volto in un certo senso a finanziare il futuro dei giovani, restituendo loro le speranze perse in un isola senza lavoro.
Oggi circa il cinquanta percento dei giovani della Sardegna è senza reddito e piuttosto che abbandonarli al proprio amaro destino o, utilizzando le parole di Piscedda, «lasciarli bighellonare», il Comune di Elmas ha pensato di finanziare la loro “fuga” verso terre più floride e promettenti. È necessario essere residenti nella cittadina da almeno tre anni e avere meno di cinquant’anni per ottenere un biglietto di sola andata verso una meta europea, un aiuto economico per affrontare le prime spese del soggiorno e frequentare un corso di inglese.
Spetterà poi alla Regione lavorare perché il biglietto di andata possa diventare presto un biglietto di ritorno. Quello di Elams vuole solo essere un tentativo di rispondere concretamente alle numerose richieste d’aiuto ricevute e di riabilitare al sorriso e alla serenità tutti quei giovani danneggiati dalle «politiche del lavoro fallimentari» della nostra isola.
Nella foto: aeroporto di Elmas
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