M. P.
9 maggio 2014
Atrio metropoli di San Gavino esplorata in 3d
Un progetto di pulizia archeologica e ricerca interesserà il sito di Atrio Metropoli, la necropoli paleocristiana adiacente alla Basilica romanica di San Gavino
PORTO TORRES - Un progetto di pulizia archeologica e ricerca interesserà il sito di Atrio Metropoli, la necropoli paleocristiana adiacente alla Basilica romanica di San Gavino. Il progetto, che non prevede costi a carico dell’amministrazione comunale, da cui è patrocinata, è stato ideato dalla cooperativa Turris Bisleonis, che gestisce i servizi di accompagnamento turistico-culturale nel complesso monumentale di Monte Agellu. I lavori si svolgeranno sotto la direzione scientifica della Soprintendenza per i beni archeologici di Sassari e Nuoro, a cura della responsabile Gabriella Gasperetti e dell’assistente tecnico-scientifico Franco Satta. Il coordinamento sul campo sarà svolto dagli archeologi Franco Campus e Alessandro Vecciu, mentre i rilievi con il laser scanner saranno effettuati dall’associazione Castra Sardiniae.
«Grazie alla collaborazione dei soggetti coinvolti si punteranno i riflettori su uno dei siti archeologici riportati alla luce durante gli scavi eseguiti nell’area della Basilica di San Gavino legata profondamente alla storia della nostra città, perché ci ha fornito testimonianze sulle prime comunità cristiane e sulla venerazione dei Martiri Turritani», sottolinea il sindaco Beniamino Scarpa. Il progetto realizzato dalla cooperativa Turris Bisleonis prevede la pulizia archeologica delle strutture murarie, dei supporti epigrafici e degli spazi di rispetto tra le sepolture. Al termine della pulizia verranno effettuati i rilievi mediante l’utilizzo del laser scanner, uno strumento che permette la registrazione, l’analisi e l’archiviazione dei dati.
Il modello tridimensionale, ottenuto dalla scansione laser, è una vera e propria banca dati, che consente di estrapolare informazioni morfologiche e geometriche sui materiali di costruzione e, con una risoluzione particolarmente elevata, su fenomeni di degrado. Al termine dell’intervento sarà prodotta una relazione dei lavori, con una copia digitale delle immagini e del rilievo. «Il sito di Atrio Metropoli – aggiunge l’Assessore alla Valorizzazione dei Beni archeologici, Alessandra Peloso – è caratterizzato da sepolture che vanno dall’età romana a quella postmedievale, sia semplici che elaborate». Il progetto sarà supervisionato dalla sezione operativa di Porto Torres della Soprintendenza per i beni archeologici, in collaborazione con la cooperativa Turris Bisleonis che in questi anni ha monitorato in maniera continua l’area e collabora anche per altre iniziative di promozione culturale.
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