M. P.
7 maggio 2014
Le antiche mura, un’attrattiva per Porto Torres
Si procede verso la fase conclusiva degli scavi archeologici iniziati tra via Ponte Romano e via Azuni, dove è stata evidenziata la presenza di antiche mura situate ad occidente della Colonia Iulia Turris Libisonis
PORTO TORRES - Si procede verso la fase conclusiva degli scavi archeologici iniziati tra via Ponte Romano e via Azuni dove è stata evidenziata la presenza di antiche mura, una cinta muraria situata ad occidente della Colonia Iulia Turris Libisonis. Ospiti questa mattina gli studenti della scuola media di via Brunelleschi che hanno assistito alle operazioni di scavo archeologico, grazie al progetto “Archeologo per un giorno”, frutto dell'intesa tra il Comune, la sede operativa di Porto Torres della Soprintendenza per i Beni archeologici e il Museo archeologico nazionale "Antiquarium Turritano". I lavori di scavo hanno raggiunto il punto in cui vi è il taglio della fondazione e, i materiali raccolti all’interno si possono inquadrare nel periodo tra il IV e V secolo in linea con quanto avevano già fatto gli archeologi per il lato occidentale che si orienta verso il fiume Mannu.
I tecnici della Soprintendenza intervenendo sul luogo della scoperta, sono andati incontro alle esigenze del costruttore privato, che secondo la legge dovrebbe curare i ritrovamenti archeologici, avviando le indagini e lo studio dei reperti, materiali e strumenti ritrovati, con la possibilità di mettere per iscritto e pubblicare quanto scoperto. «A questo punto terminate le indagini si arriverà ad un accordo fra il costruttore che ha già avviato i lavori, - dichiara Gavino Canu, tecnico della Soprintendenza - e i dirigenti della Soprintendenza per realizzare un progetto diretto a salvaguardare il monumento, al fine di renderlo ispezionabile per proseguire e approfondire gli studi e, per poterlo esporre al pubblico». Appaiono già chiari i diversi livelli d’intervento praticato sulle antiche mura: il punto di costruzione delle mura, il taglio della fondazione, l’elevato del muro, la fase della spoliazione (i blocchi sono stati portati via ed utilizzati per altre costruzioni), e il momento di abbandono dell’antica costruzione.
Dai materiali raccolti, relativi ai vari strati, si intuisce quale fosse l’attività prima della edificazione delle mura, in quanto sono stati recuperati resti, scorie di ferro, provenienti dalla lavorazione del metallo, che fanno pensare alla presenza di attività artigianali. La realizzazione delle mura nasce da una necessità di difesa della città antica, in seguito alla caduta dell’Impero e le invasioni barbariche. Oltre a Gavino Canu, erano presenti per le operazioni di scavo, che si concluderanno fra una settimana, Giantonello Sanna, tecnico della documentazione grafica, Salvatore Borra, perito di scavo e il tecnico della documentazione fotografica.
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