M. P.
29 aprile 2014
Esposti due cannoni medievali a Porto Torres
Due cannoni del periodo medievale sono stati posizionati oggi sui basamenti di pregio nel giardino della Torre Aragonese
PORTO TORRES - L’area della torre aragonese si arricchisce di due reperti che raccontano una parte della storia della città. L’amministrazione comunale, in accordo con la Soprintendenza ai Beni architettonici, ha posizionato, questa mattina, due cannoni del periodo aragonese nell’area verde antistante l’antica fortezza. La Torre Aragonese ha quasi 700 anni di storia: costruita nel 1325 per decisione dell’ammiraglio aragonese Carroz, ha una forma ottagonale ed è alta quattordici metri. Oltre alle funzioni di difesa è stata anche sede del controllo doganale e fiscale. Nel Novecento fu utilizzata come faro. I cannoni che da oggi si trovano nel prato antistante il monumento risalgono al periodo aragonese ed erano custoditi nei depositi della Soprintendenza.
«In seguito all’autorizzazione della Soprintendenza ai beni architettonici e paesaggistici per la Provincia di Sassari e Nuoro, che ringraziamo per la collaborazione, siamo riusciti a valorizzare, attraverso questo intervento, l’area verde della Torre del porto. I due reperti contribuiscono a impreziosirla e a renderla ancora più suggestiva», sottolinea il sindaco Beniamino Scarpa. «Nelle scorse settimane abbiamo inoltrato una richiesta con una scheda progetto e ricevuto un parere positivo per l’esposizione permanente dei cannoni. I reperti sono stati posizionati sul prato, in una zona di passaggio, e in questo modo possono diventare anche elemento di attrazione per i turisti», aggiunge l’assessore al Turismo e alla Valorizzazione dei Beni archeologici, Alessandra Peloso.
L’intervento è stato eseguito dalla società Multiservizi. «I cannoni sono stati sottoposti a un attenta e meticolosa manutenzione da parte della Multiservizi – spiega l’assessore al Decoro urbano e ai Rapporti con la società in house, Davide Tellini – e poggiano su due basamenti pregiati, realizzati appositamente. Ringraziamo per il supporto anche il distaccamento di Porto Torres della Soprintendenza. L’intervento – conclude l’assessore – sarà sicuramente apprezzato dai visitatori e dai cittadini, ai quali chiediamo di portare il massimo rispetto verso i reperti riportati all’antico splendore».
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