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M. P. 19 aprile 2014 video
Turris Libisonis, una scoperta infinita
Rivedono la luce i mosaici delle Terme Pallottino a Porto Torres, esposti da ieri al pubblico dopo il completamento della campagna di scavi. Lo scavo non ancora ultimato prevede altre importanti scoperte


PORTO TORRES - Rivedono la luce i mosaici delle Terme Pallottino a Porto Torres, esposti da ieri al pubblico dopo il completamento della campagna di scavi, avviati dalla Soprintendenza tra la fine del 2012 e il 2013 sull’edificio termale che prende il nome dall’archeologo che lo portò alla luce negli anni 1940-1941, Prof. Massimo Pallottino, Soprintendente archeologo della Sardegna. L’impianto termale, realizzato nella media età imperiale, all’inizio del terzo secolo è formato, così come appare ora, da due grandi ambienti per bagni caldi e tiepidi, vicino un’altra piccola sala sempre per bagni caldi in cui il pavimento poggiava su sospensore e una vasca per bagni freddi. Ieri la presentazione dei lavori di restauro e l’illustrazione del saggio di scavo con Gabriella Gasperetti, direttore dell’Antiquarium Turritano e della Sede Operativa; Francesca Condò, direttore dei lavori; Alba Canu e Maria Graziella Dettori, funzionari restauratori. Presenti anche il vicesindaco del Comune di Porto Torres Mauro Norcia e l’assessore al turismo Alessandra Peloso.

Si apre così un nuovo percorso di visita dell’area archeologica dell’antica Turris Libisonis che già dal 2013 include le Terme Centrali e la Domus di Orfeo. «Mai è stato realizzato un progetto specifico di restauro delle strutture, dopo gli anni 40’, - afferma il direttore Gabriella Gasperetti – un intervento che ha permesso di recuperare l’area dallo stato di degrado». Una scrupolosa attività di restauro delle superfici pavimentali, grazie al lavoro dell’equipe dei restauratori, Antonio Chessa, Antonino Sechi, e la collaborazione di Antonio Fiori, ha permesso di ridare un nuovo volto ai mosaici degli ambienti, in particolare del tepidarium. Lo scavo non ancora ultimato, prevede ulteriori interventi per portare alla luce altre parti del sito e del pavimento danneggiato ulteriormente dal crollo della volta di cui è stata studiata la dinamica del crollo. Ora si sta affrontando il progetto di valorizzazione con la realizzazione di punti informativi lungo il percorso di visita, e nuovi spazi per la didattica. Nel 2012 è stato fatto uno scavo d’urgenza per i sottoservizi dell’autorità portuale, al di là della strada verso il mare, di fronte all’Antiquarium, dove è stata scoperta la prosecuzione esatta del complesso termale con i mosaici a cerchi ovali, che rappresentano un unicum a Porto Torres. L’area è stata messa in sicurezza in attesa di capire la sua sorte.

Il direttore dei lavori, Francesca Condò ha poi illustrato le tecniche di restauro utilizzate, che rispettano l’originalità dell’opera senza alterarla. Infine Alba Canu funzionario restauratore insieme a Maria Graziella Dettori che ha annunciato il prossimo evento futuro: la presentazione degli affreschi dell’area di Orfeo. L’Antiquarium turritano, via Ponte Romano rimarrà aperto al pubblico durante le festività di Pasqua e Pasquetta. Nella giornata di Pasqua, domenica 20 aprile, , sarà aperto al pubblico dalle 9 alle 20. Il giorno seguente, lunedì 21 aprile, dalle 8 alle 14. Servizio di biglietteria in sede. Tel. 079/514433.




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