M. P.
26 febbraio 2014
Porto Torres, interventi povertà estreme
Previsto un importo minimo pari a 130mila euro da destinare alle povertà estreme, in attesa che venga definito l’importo del risparmio effettivo che il comune ha conseguito per l’esercizio 2013
PORTO TORRES - In attesa che venga definito l’importo del risparmio effettivo che il comune ha conseguito per l’esercizio 2013 per effetto della riduzione delle aliquote e che l’amministrazione comunale dovrà deliberare in seguito come ripartire tale spesa tra il finanziamento degli interventi di contrasto alle povertà e quello relativo ai cantieri lavoro, si è messo a disposizione, al fine di evitare un ulteriore rallentamento dei tempi di erogazione dei contributi, prevedere un importo minimo pari a 130mila euro da destinare al finanziamento delle azioni di contrasto alle povertà estreme.
Un anticipo, in attesa dell’esatta determinazione del risparmio conseguente la riduzione delle aliquote Irap e della deliberazione da parte degli organi competenti relativa alla distribuzione delle risorse per gli interventi sulle povertà estreme. Nel dicembre scorso era stata determinata un impegno di spesa con la quale era stata prenotata la somma di 320mila euro da destinare agli interventi suddetti, da finanziare attraverso i risparmi presunti derivanti al comune dalla riduzione delle aliquote Irap. Tuttavia ora si è ritenuto necessario modificare l’importo complessivo da 320mila a 130mila euro, previsto nella determinazione di prenotazione di impegno di spesa denominata “Contributi e trasferimenti”.
Nel corso degli anni, la condizione di povertà è peggiorata per le famiglie con figli residenti a Porto Torres e per le famiglie con membri aggregati. La povertà relativa mostra alcuni segnali di miglioramento fra gli anziani; tuttavia, una vulnerabilità in termini economici permane anche tra le persone in età avanzata . Segnali di peggioramento si osservano per le famiglie che non si possono permettere di riscaldare adeguatamente l’abitazione e per quelle che arrivano con molta difficoltà alla fine del mese. Risultano invece sostanzialmente stabili le quote di famiglie ch che non si possono permettere una settimana di ferie lontano da casa almeno una volta all’anno e non possono far fronte a una spesa imprevista con mezzi propri.
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