Il progetto è della Cantina di Santa Maria La Palma con l´Area Marina Protetta, il Parco di Porto Conte e i Diving Center. L´idea è di immergere a 25 metri di profondità le prime bottiglie di spumante. La vendita già nei prossimi mesi
ALGHERO - Immergere delle bottiglie negli abissi del mare è l'ultima idea della Cantina sociale di Santa Maria La Palma ad Alghero, in collaborazione con l'Area Marina Protetta Capo Caccia Isola Piana e il Diving Center. Il progetto è già stato sperimentato sei mesi fa' con lo spumante «che ai primi assaggi ha dato esiti incoraggianti» hanno riferito con cauto ottimismo il direttore Eugenio Profili, il direttore commerciale Antonio Casu e l'enologo Paolo Corradin alla conferenza stampa di presentazione.
Con loro Stefano Lubrano, Vittorio Gazale e Toni Torre referenti di Parco e Area Marina Protetta e Michele Sanna del Diving Center. Tra i partners dell'iniziativa anche l'Università di Sassari che ne segue la sostenibilità e il monitoraggio. L'area individuata è in uno specchio di sabbia a 25/30 metri di profondità dove si sviluppano le condizioni ottimali per la maturazione del vino: luce non diretta; temperatura costante (circa 17°); assenza di vibrazioni.
A dicembre si bisserà l'esperimento con la produzione del primo spumante interamente realizzato nella cantina algherese, di cui una parte verrà destinata alla vendita e l'altra portata in mare dove vi resterà per alcuni mesi. In compagnia delle bottiglie di rosso che, insieme alle bollicine, è il vino che reagisce meglio a questo tipo di affinazione. Alla tutela e vigilanza penseranno la Forestale e la Capitaneria di Porto. Nessuna indiscrezione sui costi delle operazioni che certamente saranno consistenti ma avranno l'ambizioso obiettivo di coniugare la ricerca della qualità enologica locale al riscontro turistico del territorio.