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S.A. 22 febbraio 2013
Farmaco anti-depressione: brevetto in Ateneo
Concesso dal Ministero dello Sviluppo Economico il 14 dicembre 2012 il brevetto per l´uso della Memantina nel trattamento dei disturbi dell´umore, meglio conosciuti come malattia maniaco-depressiva
Farmaco anti-depressione: brevetto in Ateneo

SASSARI - Ora è ufficiale: è stato concesso dal Ministero dello Sviluppo Economico il 14 dicembre 2012 il brevetto per l'uso della Memantina nel trattamento dei disturbi dell'umore, meglio conosciuti come malattia maniaco-depressiva: la malattia oggi più diffusa al mondo e causa della quasi totalità dei suicidi. Il risultato rappresenta motivo di grande soddisfazione per l'Università degli Studi di Sassari e per Gino Serra, professore di Farmacologia presso il Dipartimento di Scienze biomediche. Il professor Serra aveva depositato la domanda di brevetto nel 2009, al termine di un lungo periodo di ricerche, condotte con il contributo di Paolo D'Aquila, suo principale collaboratore e ricercatore presso il Dipartimento di Scienze biomediche. Queste ricerche avevano consentito di mettere a punto un modello animale di malattia maniaco-depressiva che non si risolveva con la somministrazione dei farmaci attualmente in uso per questa patologia. L'unica sostanza che si era dimostrata efficace negli “animali maniaco-depressivi” era la Memantina.

«La Memantina è un farmaco attualmente autorizzato per il trattamento della demenza di Alzheimer – spiega Gino Serra – e utilizzato fin dagli anni '80 in Germania nel Morbo di Parkinson. Benché la sua efficacia in queste patologie sia modesta, il suo lungo uso clinico ha consentito di dimostrarne la sicurezza nell'uomo e l'assenza di effetti indesiderati importanti». Da queste considerazioni ha preso le mosse il primo studio clinico pilota effettuato in collaborazione con il dottor Athanasios Koukopoulos, direttore del Centro Bini di Roma. I risultati di quello studio (75% di pazienti guariti), effettuato su un numero limitato di pazienti affetti da malattia maniaco-depressiva e da moltissimi anni resistenti ai trattamenti tradizionali, furono presentati da Athanasios Koukopoulos nel corso di un convegno tenutosi nell'Ateneo di Sassari nel giugno 2009. In quell'occasione il professor Serra illustrò le ricerche che lo avevano portato a ipotizzare l'efficacia della Memantina nella malattia maniaco-depressiva.

Oggi, con la concessione del brevetto, arriva il riconoscimento formale dell'originalità dell' “invenzione” a livello ufficiale. «Ma ancor più importante - sottolinea Gino Serra -, abbiamo la conferma delle osservazioni del primo studio (efficacia nei pazienti resistenti ai trattamenti convenzionali e quindi senza alternative terapeutiche), grazie ai risultati di numerosi altri studi clinici naturalistici, sempre condotti in collaborazione con Athanasios Koukopoulos e pubblicati sulle più prestigiose riviste internazionali e presentati a congressi internazionali». Nel prossimo mese comincerà uno studio clinico controllato, multicentrico e internazionale (necessario per avviare le procedure per il riconoscimento formale della nuova indicazione terapeutica della Memantina), finanziato dalla Regione Sardegna e che, con il coordinamento di Gino Serra, sarà condotto presso la Clinica Psichiatrica dell'Università di Sassari, Il Dipartimento di Psichiatria della Sapienza di Roma e il McLean Hospital-Harvard Medical School a Boston.

Nella foto: Gino Serra, professore di Farmacologia presso il Dipartimento di Scienze biomediche



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