Red
15 febbraio 2013
Tre nuovi bandi per Sardegna ricerche
Questa mattina conferenza stampa del Governatore Ugo Cappellacci visita a Sardegna Ricerche, accompagnato dalla presidente, Maria Paola Corona
PULA - Una delle sfide dei prossimi anni sarà quella di creare le condizioni più favorevoli per sviluppare in Sardegna un vero e proprio “ecosistema dell’innovazione”, puntando su una stretta collaborazione tra imprese, università, centri di ricerca e istituzioni pubbliche. Tutti soggetti da coinvolgere su un obiettivo comune: trasformare i risultati della ricerca in nuovi prodotti e nuovi processi industriali, contribuendo così allo sviluppo dell’economia regionale e alla creazione di nuovi posti di lavoro. L’ha sostenuto il presidente della Regione, Ugo Cappellacci, nel coso della visita a Sardegna Ricerche, accompagnato dalla presidente, Maria Paola Corona.
«Proprio sulla ricerca, la Sardegna è la regione che, a livello nazionale, mette a disposizione più risorse proprie (circa 30 milioni di euro all'anno). Un percorso virtuoso - ha osservato il Governatore - che ha prodotto risultati significativi, come certificato dall’Index 2011, elaborato dal Boston Consulting Group, che ha individuato la Sardegna come la seconda regione italiana, dopo la Valle d’Aosta, per “e-Intensity”, l’indice che misura la diffusione e la rilevanza socio-economica di Internet sulla base della qualità delle infrastrutture e dell’accesso alla rete, della spesa per e-commerce e pubblicità online e dell’utilizzo attivo di Internet da parte di imprese, governi e consumatori. Un altro indicatore, il Regional Innovation Scoreboard 2012 (elaborato su base annuale dalla Commissione dell’Ue), conferma la Sardegna tra le regioni europee più dinamiche nel campo dell’innovazione, registrando una crescita costante delle performance dell’Isola nel settore (da “modest-medium” nel 2007 a “modest-high” nel 2009 e “moderate-low” nel 2012)».
«Non intendiamo, ovviamente, fermarci: il percorso sulla strada dell’innovazione richiede ancora sforzi significativi da parte di tutti, a cominciare dalle istituzioni regionali. Per rendere più competitivo il sistema economico regionale, la Giunta considera strategico favorire forme di aggregazione fra imprese e modalità di collaborazione sempre più forti fra imprese, università e centri di ricerca. In questo quadro si inserisce il ruolo di Sardegna Ricerche, l’agenzia regionale per la promozione della ricerca e il trasferimento tecnologico, che da un lato si è riavvicinata in questi ultimi anni con una nuova sensibilità al mondo delle imprese regionali, facendosi portavoce delle loro esigenze di innovazione, e dall’altro si è fatta carico di orientare l’attenzione dei centri di ricerca isolani verso la risoluzione dei problemi concreti delle imprese. I tre nuovi bandi di Sardegna Ricerche (Programma Reti per l’Innovazione, Programma Azioni Cluster Top-Down e Programma Azioni Cluster Bottom-Up) danno attuazione ad alcune linee di attività del Por Fesr Sardegna 2007/2013 inerenti alla ricerca e all’innovazione».
Con il primo bando si vuole incentivare le imprese a unirsi fra di loro in “reti” per richiedere a centri di ricerca o fornitori di servizi di individuare lei soluzioni scientifiche e tecnologiche più adatte a risolvere problemi comuni alle diverse imprese. Per questi progetti è prevista l’erogazione di un aiuto finanziario alle imprese, dell’importo massimo di 200.000 euro. Con il secondo bando l’iniziativa è in capo agli organismi di ricerca regionali (p.e. università sarde, Porto Conte Ricerche, CRS4, AGRIS, sedi locali del Cnr, etc.) che promuovono progetti di ricerca e sperimentazione per la soluzione di problematiche comuni a gruppi di imprese in settori individuati come strategici dalla Giunta regionale. Con il terzo bando, invece, i settori di interesse e le tematiche aggreganti sono individuati a partire dalle manifestazioni di interesse dei gruppi di imprese e degli organismi di ricerca. Il budget complessivo dei tre interventi ammonta a 9 milioni di euro (3 milioni per ciascun programma).
«In questi due anni di presidenza di Sardegna Ricerche ho fortemente voluto - ha spiegato Maria Paola Corona – che l’Ente si riavvicinasse alle problematiche ed esigenze di innovazione delle imprese regionali, nella convinzione che soltanto attraverso una forte accelerazione sulla strada dell’innovazione il sistema imprenditoriale sardo può uscire dalla crisi economica e ricominciare a creare posti di lavoro. Grazie al sostegno della Giunta del Presidente Cappellacci – ha sottolineato Corona – Sardegna Ricerche ha messo in campo una serie di strumenti orientati all’innovazione tecnologica delle imprese anche attraverso una più stretta collaborazione tra imprese, università, centri di ricerca e istituzioni pubbliche».
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