Red
28 dicembre 2012
«Sardegna eccellenza dell’astrofisica»
E’ quanto affermato dal vice presidente della Regione e assessore della Programmazione, Giorgio La Spisa, che oggi ha sottoscritto insieme al presidente dell’Istituto nazionale di Astrofisica (INAF), Giovanni Francesco Bignami, il Protocollo di Intesa tra Regione e INAF
CAGLIARI - «La scelta di investire in modo forte e deciso nella Ricerca è una scommessa che si sta dimostrando vincente e la firma odierna è una conferma ulteriore che la nostra isola può uscire dalla crisi e rilanciarsi puntando sulle eccellenze e non su obiettivi generici. Il Radio Telescopio, che ricade in uno dei territori svantaggiati della Sardegna, rappresenta un gioiello che dobbiamo saper impiegare al meglio per attrarre investimenti e attività produttive sia sui temi della Ricerca, dell’Innovazione e del Trasferimento Tecnologico, che riteniamo fattori principali dello sviluppo e sia in settori trainanti come turismo e agroalimentare».
E’ quanto affermato dal vice presidente della Regione e assessore della Programmazione, Giorgio La Spisa, che oggi ha sottoscritto insieme al presidente dell’Istituto nazionale di Astrofisica (INAF), Giovanni Francesco Bignami, il Protocollo di Intesa tra Regione e INAF che prevede oltre 4 milioni di euro per sviluppo scientifico, trasferimento tecnologico, formazione e divulgazione in astrofisica e tecnologie relative, per assicurare, tra l’altro, la piena funzionalità scientifica dell’Osservatorio Astronomico di Cagliari e del Sardinia Radio Telescope di San Basilio per i quali erano presenti i rispettivi direttori Andrea Possenti e Nicolò D’Amico.
«A livello nazionale la Sardegna è la regione che si sta impegnando di più nella ricerca – ha sottolineato il presidente dell’INAF, Giovanni Bignami – e siamo molto soddisfatti per la firma di questo Protocollo di Intesa. Questa terra ha sempre dimostrato grande sensibilità verso l'innovazione e la ricerca. Non è un caso che il Sardinia Radio Telescope, che a pieno regime rappresenterà un'eccellenza internazionale nell'ambito della radioastronomia, abbia trovato collocazione proprio in questa regione. Penso che l'INAF abbia mostrato di essere un interlocutore affidabile e altrettanto impegnato ad investire nel futuro, soprattutto nelle giovani generazioni. Lo dimostra anche la scelta della nuova area dove andrà a posizionarsi l'osservatorio astronomico di Cagliari, che rappresenterà un polo di avanguardia nella ricerca in generale e astronomica in particolare».
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