Red
21 giugno 2012
Progetti Telethon, commissione in Sardegna
Composta da 31 scienziati di statura internazionale, la Commissione è presieduta da Thomas Rando dell’Università di Stanford e si avvale del metodo della “revisione tra pari”, o peer-review, per valutare le proposte dei ricercatori
PULA - La Commissione medico-scientifica di Telethon dal 20 al 22 giugno è impegnata, per la prima volta in Sardegna, nella valutazione dei migliori progetti di ricerca sulle malattie genetiche da finanziare con i fondi raccolti grazie alle donazioni dagli italiani. Composta da 31 scienziati di statura internazionale, la Commissione è presieduta da Thomas Rando dell’Università di Stanford e si avvale del metodo della “revisione tra pari”, o peer-review, per valutare le proposte dei ricercatori.
La prima giornata è dedicata al “programma carriere” dell’Istituto Telethon Dulbecco, nato nel 1999 per offrire a giovani scienziati la possibilità di una carriera indipendente in Italia: sono tre le nuove posizioni di Assistant Telethon Scientist disponibili quest’anno. Il 21 e il 22 giugno saranno invece dedicati ai progetti di ricerca: delle 276 proposte pervenute, 169 hanno raggiunto la fase finale di valutazione e saranno discusse in questi giorni. Accanto alla qualità scientifica, l’altro criterio chiave che guiderà i membri della Commissione sarà la prossimità alla cura dei progetti proposti. La classifica finale sarà resa pubblica nel mese di luglio dopo l’approvazione del Consiglio d’amministrazione della Fondazione Telethon.
«Per Telethon questo è un momento di grande responsabilità, quello in cui si decide a chi destinare i soldi donati dagli Italiani» ha dichiarato Lucia Monaco, direttore scientifico della Fondazione. «Ecco perché è così importante affidarsi al giudizio di una commissione indipendente di scienziati internazionali di altissima levatura che ci permetta di premiare l’eccellenza: è un impegno che dobbiamo ai pazienti in attesa di una cura e ai donatori che hanno riposto in noi la propria fiducia».
«La scelta della Sardegna, e in particolare del Parco scientifico e tecnologico, da parte della Fondazione Telethon non è casuale», sottolinea Maria Paola Corona, presidente di Sardegna Ricerche. «Essa nasce dalle competenze sulle malattie genetiche che qui si sono sviluppate nel corso degli anni, nelle Università, nei centri del Cnr e in ultimo presso il Parco tecnologico. Originate dalla particolare incidenza sulla popolazione sarda di alcune patologie come la talassemia, il diabete e la sclerosi multipla, queste competenze fanno leva oggi sulle strutture messe a disposizione dal Parco, tra cui in particolare i laboratori di genomica e di bioinformatica del CRS4».
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