Stefano Idili
17 marzo 2005
Progetto Sardegna, attacchi personali al Presidente sono politica meschina
La dialettica parlamentare, secondo Cerina e Pinna, può essere talvolta dura e senza sconti, ma questo non deve consentire a nessuno di derogare al principio fondamentale che deve garantire sempre e comunque il rispetto della persona
CAGLIARI - «Il ricorso alla calunnia e alla denigrazione personale come strumento politico qualifica negativamente chi vi fa ricorso». Questa è la riflessione con la quale Giovanna Cerina e Stefano Pinna, entrambi di Progetto Sardegna, commentano le insistenti insinuazioni sulla persona del presidente della Regione. «A pronunziarle - affermano gli Onorevoli -sono i soliti esponenti della minoranza. La svolta che abbiamo promesso ai nostri concittadini, e che noi intendiamo perseguire con determinazione e impegno, si fonda soprattutto su una politica alta e non su una politica di tono basso fino alla meschinità. Sentiamo l’esigenza di un confronto sempre corretto e civile, all’altezza dei difficili problemi che siamo chiamati a risolvere». La dialettica parlamentare, secondo Cerina e Pinna, può essere talvolta dura e senza sconti, ma questo non deve consentire a nessuno di derogare al principio fondamentale che deve garantire sempre e comunque il rispetto della persona. «Questa - concludono i consiglieri di Progetto Sardegna -è regola irrinunciabile nella vita quotidiana e ancor più nella vita parlamentare, in cui si rispecchia e si deve riconoscere tutta la collettività».
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