ALGHERO - Ha avuto inizio mercoledì a Porto Conte Ricerche, sede di Alghero del Parco scientifico e tecnologico della Sardegna, la prima Summer School internazionale di Proteomica, dal titolo “A hands-on course for agricolture, health and food science”. L’iniziativa, finanziata dalla Regione Sardegna nell’ambito delle politiche per l’internazionalizzazione della ricerca, fa parte di un insieme composto da tre Summer School, che sono in svolgimento in questi giorni nelle sedi di Alghero e di Pula del Parco Tecnologico.

La Summer School di Porto Conte Ricerche, articolata in seminari e sessioni pratiche, è rivolta a giovani ricercatori stranieri e sardi - selezionati tra numerose candidature pervenute dall'Europa, Asia e Stati Uniti - che approfondiranno le proprie conoscenze nel settore della proteomica. Durante la prima giornata del corso ha partecipato ai lavori anche il promotore dell’iniziativa, l’Onorevole Giorgio la Spisa, l’Assessore alla Programmazione, Bilancio, Credito e Programmazione del territorio della Regione Sardegna. L’assessore ha incontrato il gruppo di allievi stranieri e dei docenti, illustrando le principali attività della Regione Sardegna per il settore dell’internazionalizzazione della Ricerca scientifica e innovazione.

L’Assessorato Regionale alla Programmazione ha inteso valorizzare le competenze consolidate negli ultimi anni in seno al Parco, in particolare nei settori che hanno già raggiunto un’importante visibilità internazionale, includendo l’esperienza delle Biotecnologie a Porto Conte Ricerche. I ricercatori del Laboratorio di Proteomica guideranno con attività pratiche gli studenti, attraverso le tecnologie proteomiche correntemente applicate in questi anni per attività di ricerca industriale nei settori della salute umana, animale e agroalimentare.

I ricercatori sardi saranno coadiuvati da un team eccezionale di esperti, che operano nei migliori laboratori europei e statunitensi.
Cinque Open Seminars si sono aperti con le relazioni di Bruno Bacher, specialisti della GE Helthcare e Madalina Oppermann, della Thermofisher. Giovedì 8 settembre sono intervenuti Pier Giorgio Righetti, docente del Politecnico di Milano, seguito da Ingrid Miller della Facoltà di Medicina Veterinaria dell’Università di Vienna. Gli incontri proseguiranno anche nel fine settimana, con le relazioni di Stephen Pennington, dell’University College di Dublino, seguito Peter James docente presso l’Università di Lund in Svezia e da Enrico Capobianco, ricercatore del CRS4.

I seminari si concludono con l’intervento di Elena Gonzalez, dell’Università Complutense di Madrid, seguita da John D. Lippolis dell’US Department of Agriculture dello Stato dell’Iowa, USA. L’ultimo giorno è dedicato alla relazione di Peter James, seguita dalla presentazione dei poster scientifici elaborati dagli allievi della Summer School e si concluderà con l'assegnazione di un riconoscimento per il migliore poster scientifico presentato.

Il ciclo di seminari, tutti tenuti in lingua inglese, è parte integrante dei contenuti didattici della Summer School. Oltre che agli studenti selezionati, i seminari tenuti dai docenti invitati saranno “aperti” anche a ricercatori di aziende ed enti di ricerca della Sardegna. Gli “Open Seminars” rappresentano dunque un’eccellente opportunità formativa e di aggiornamento per il contesto scientifico locale pubblico e privato su diversi aspetti delle tecnologie proteomiche e le loro applicazioni in numerosi settori di interesse sanitario ed economico anche per il territorio della Sardegna. Le attività e i risultati raggiunti dalla Summer School, saranno oggetto di una presentazione che si terrà a Cagliari nell’ambito della Seconda Conferenza regionale sulla Ricerca che si svolgerà presso il T Hotel lunedì 12 e martedì 13 settembre.