S.A.
3 giugno 2011
Lo Zooprofilattico indaga sul "batterio killer"
Nella nostra regione non sono ancora stati sequestrati campioni sospetti, ma l’Istituto “Pegreffi”, diretto dal commissario Maria Assunta Serra, è già pronto per i controlli
SASSARI – L’istituto Zooprofilattico della Sardegna ha predisposto i laboratori di analisi per l’identificazione dell’Escherichia Coli, il cosiddetto “batterio killer” che ha allarmato le autorità sanitarie di tutto il pianeta. Nella nostra regione non sono ancora stati sequestrati campioni sospetti, ma l’Istituto “Pegreffi”, diretto dal commissario Maria Assunta Serra, è già pronto per i controlli.
«Finora non abbiamo ricevuto alcun campione di verdura proveniente dall’estero – dice il responsabile del Dipartimento di Igiene degli alimenti, Aldo Marongiu -, ma siamo già in grado di analizzare eventuali alimenti sospetti. Di fronte a questa situazione, però, i consumatori non devono allarmarsi – spiega l’esperto - perché c’è un sistema capillare di controlli in grado di ridurre i pericoli per la salute.
Infatti, esiste un monitoraggio continuo svolto dal ministero della Salute, dalle Asl, dalla rete degli Istituti Zooprofilattici e dai Carabinieri del Nas, che è in grado di bloccare immediatamente i prodotti in commercio qualora si registrasse un caso positivo».
«Siamo in contatto continuo con l’Istituto superiore di Sanità che stamattina ci ha confermato che si tratta di una nuova variante del batterio», aggiunge la responsabile del laboratorio di Microbiologia, Margherita Pisanu.
Che precisa: «In realtà quella dell’Escherichia Coli è una “grande famiglia” di ceppi batterici che noi analizziamo da anni. Per questo siamo già pronti all’identificazione del nuovo profilo genetico con metodi biomolecolari altamente sensibili. Intanto, il consiglio per i consumatori è quello di attenersi alle normali regole igieniche, cioè lavare bene la frutta e la verdura e cucinare gli alimenti prima di consumarli».
Nella foto: l'Istituto Zooprofilattico
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