Red
21 maggio 2010
Seminario scientifico in ricordo di Giuseppe Pilia
Presso il Parco scientifico e tecnologico della Sardegna “Polaris”. Prematuramente scomparso, a lui si deve la scoperta di diversi geni coinvolti in malattie rare
PULA - Martedi 25 maggio, con inizio alle 11, Sardegna Ricerche organizza un seminario scientifico per ricordare il genetista sardo Giuseppe Pilia, a cinque anni dalla scomparsa. In conclusione dell’evento, con una breve cerimonia, lo stesso Auditorium sarà intitolato allo scienziato, scomparso a soli 43 anni. Giuseppe Pilia (nella foto) era nato a Lanusei il 4 marzo 1962 ed è morto il 17 aprile 2005. Formatosi a Cagliari sotto la guida di Antonio Cao, e poi negli Usa con David Schlessinger, Pilia è stato un brillante ricercatore nel campo della genetica molecolare.
A lui si deve la scoperta di diversi geni coinvolti in malattie rare, tra le più rilevanti la sindrome da gigantismo di Simpson-Golabi-Behmel e la sindrome BPES (Blefarofimosi-ptosis-epicanto inverso), connessa con la menopausa precoce, come pure la scoperta del coinvolgimento del gene IRAK-M nell'asma allergico. Tra le sue attività scientifiche ha avuto un’importanza predominante il progetto ProgeNIA, lo studio dei tratti genetici associati all’invecchiamento, sviluppato in collaborazione con l’Istituto di Sanità degli Stati Uniti (NIA-NIH). Il progetto, che Pilia volle sviluppare nella sua terra, l’Ogliastra, ha dato grandi frutti anche dopo la sua scomparsa, tanto che è stato rifinanziato fino al 2011.
Il seminario prevede, dopo l’introduzione del presidente di Sardegna Ricerche, Giuliano Murgia, un ricordo dell’attività scientifica e del profilo umano di Giuseppe Pilia, tenuto dal professor Antonio Cao, già direttore dell'Istituto di Neurogenetica e Neurofarmacologia del Cnr di Cagliari, mentre l’attuale direttore dell'Istituto, Francesco Cucca, farà il punto sulla ricerca genetica in Sardegna. A seguire, Luca Pani (Istituto di tecnologie biomediche del CNR-Milano) parlerà delle prospettive della ricerca farmacologica europea. Al termine dei lavori sarà scoperta una targa in onore dello scienziato scomparso.
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