L.P.
10 aprile 2009
Capo Caccia ai raggi x
Studi di paleomagnetica nell'Area Marina Protetta a cui parteciperanno esperti delle Università di Francoforte, Napoli e Utrecht. Obiettivo: stabilire correlazioni con i dati magnetici rilevati nella Penisola Iberica e nella Francia Meridionale.
ALGHERO - L’illustre professoressa Antonietta Cerchi, del Dipartimento di Scienze della Terra, Università di Cagliari, ha richiesto autorizzazione alla Direzione dell’Area Marina Protetta Capo Caccia – Isola Piana per lo svolgimento di studi e ricerche presso Capo Caccia rivolte allo studio di microfacies e all’analisi paleomagnetica di successioni carbonatiche mesozoiche.
Agli importanti studi che si svolgeranno nel mese di aprile, del corrente anno, e che fanno seguito ad un’intensa attività di ricerca svolta dalla professoressa proprio nella penisola di Capo Caccia, parteciperanno i prof. Rolf Schroder dell’Università di Francoforte, L. Simone e G. Garannatante dell’Università di Napoli e C. Langereis dell’Università di Utrecht, insigne paleomagnetologo.
L’analisi paleomagnetica è mirata a stabilire correlazioni con i dati magnetici rilevati nella Penisola Iberica e nella Francia meridionale, dalle quali, come è noto, il blocco sardo-corso si è staccato nel corso del Miocene inferiore, a seguito dei processi geodinamici che hanno coinvolto l’intera area mediterranea.
E’ da ricordare che gli studi hanno preso avvio da oltre 20 anni e vengono approfonditi continuamente, anche a seguito di nuovi indirizzi scientifici e metodologie nell’ambito della geologia stratigrafica, della micropaleontologia e della paleografia applicati sull’area del Mediterraneo occidentale del Mesozoico, i cui terreni affiorano nella Penisola di Capo Caccia.
Al fine di acquisire dettaglio del programma dei lavori è stato fissato un incontro tra il direttore dell’area protetta dott. Gianfranco Russino, la prof.ssa Antonietta Cerchi e la sua equipe.
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