S.A.
17 ottobre 2008
Da Cecchini ai F.lli Macciocu: 58 anni di Ristorazione
«La nostra stima e ammirazione nei confronti di Moreno Cecchini è infinita, la grande tradizione della sua famiglia rappresenteranno per noi una motivazione in più per far rivivere questo locale nel segno della continuità»
ALGHERO - Saranno i fratelli Massimo (32 anni) e Alessandro (28) Macciocu a riaprire uno dei templi della gastronomia algherese. I due giovani imprenditori, già proprietari di un albergo in città, hanno rilevato le mura del noto locale, aspirando a realizzarne un ristorante degno della sua fama.
Per l’apertura, si dovrà attendere almeno due mesi, e il tempo che separa i due giovani da quel momento è vissuto con lo spirito di una nuova avventura di cui si prevedono le difficoltà e responsabilità, ma è affrontato con un binomio invincibile: l’entusiasmo della giovane età e la consapevolezza maturata attraverso importanti esperienze nell’ambito del settore turistico.
«La nostra stima e ammirazione nei confronti di Moreno Cecchini è infinita, la grande tradizione della sua famiglia rappresenteranno per noi una motivazione in più per far rivivere questo locale nel segno della continuità», ha dichiarato Massimo Macciocu.
I due fratelli non saranno soli in questo nuovo progetto, sarà, infatti, la madre Mariuccia De Negri, ad occuparsi della gestione del futuro ristorante. La signora De Negri, "figlia d’arte" di Silvestrino, titolare del noto locale a Stintino, vanta un’esperienza di lunga data nel settore della ristorazione sarda e sarà la guida e il punto di riferimento costante per i propri figli.
La definizione dell’operazione arriva dopo circa un anno di trattative, interrotte nel periodo in cui il ristorante era stato gestito per un’estate da un altro imprenditore sassarese, e riprese in seguito alla sospensione dell’attività di quest’ultimo, fino all’acquisto definito da parte dei due fratelli.
Alessandro e Massimo, affiancati dall’esperienza della madre faranno rivivere una pagina importante della storia gastronomica, e non solo, della città di Alghero. L’esperienza di due giovani nel segno della tradizione del passato, ma con l’entusiasmo e la voglia di emergere del loro presente e futuro.
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