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S.A. 10 luglio 2023
Uniss: Dall’erba gatta un insetticida naturale
Dall’erba gatta un insetticida naturale rispettoso dell’ambiente. Uno studio dell’Università di Sassari sulla rivista internazionale Heliyon
Uniss: Dall’erba gatta un insetticida naturale

SASSARI - Un insetticida naturale dall’erba gatta: è questo l’avveniristico scenario delineato da una ricerca appena pubblicata sulla prestigiosa rivista internazionale Heliyon (gruppo Elsevier) dai ricercatori Emmanuele Farris e Alfredo Maccioni dell’Università di Sassari (Dipartimento di Scienze Chimiche, Fisiche, Matematiche e Naturali). Hanno collaborato Silvia Macis, attualmente dottoranda all’Università di Cagliari (Dipartimento di Scienze della Vita e dell’Ambiente), e Marc Gibernau, senior researcher dell’Università della Corsica – CNRS (Laboratorio di Scienze per l’Ambiente di Ajaccio).

Si tratta di un primo, concreto risultato apportato dal progetto PNRR e.INS – Ecosystem of Innovation for Next Generation Sardinia, di cui l’Università di Sassari è capofila: i ricercatori cercavano di capire se l’erba gatta (Teucrium marum, famiglia delle Lamiacee, la stessa del timo e del rosmarino), un piccolo arbusto aromatico che vive nella bassa macchia mediterranea (gariga) delle isole del Mediterraneo occidentale, avesse un profilo fitochimico differente tra popolazioni costiere e montane. Studiando alcune popolazioni costiere e altre montane in Sardegna (Alghero, Capo Sant’Elia, Costa Paradiso, Osilo, Monte Limbara e Supramonte di Urzulei), non solo hanno trovato una risposta affermativa, ma hanno anche appurato che l’olio essenziale delle popolazioni costiere è caratterizzato da un'ingente quantità di Dolichodial, una biomolecola a forte azione insetticida.

“«Questa ricerca, attivata grazie a un finanziamento della Fondazione di Sardegna e affinata grazie al PNRR, rappresenta un classico esempio di un’investigazione scientifica di tipo ecologico, che porta inaspettatamente a risvolti di notevole potenzialità economica – commenta Emmanuele Farris, coordinatore dello studio e referente dello spoke 9 di e.INS (Patrimonio Ambientale) per l’Università di Sassari - Nell’ambito di e.INS, stiamo lavorando per migliorare la gestione delle infrastrutture verdi regionali e valorizzare il capitale naturale che esse contengono. I primi risultati che pubblichiamo sono molto incoraggianti, in quanto, oltre a darci interessanti risposte scientifiche, ci dicono che le aree pietrose con vegetazione rada delle nostre coste e montagne, spesso considerate economicamente marginali, sono in realtà un serbatoio prezioso di biodiversità, che, se utilizzata in maniera sostenibile, può essere alla base di filiere green ad alto tasso tecnologico».
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