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12 maggio 2022
Fondi Ue, programmazione in chiusura
Programma Regionale FESR Sardegna 2021-2027 ha una dotazione finanziaria complessiva di 1.581 milioni di euro, costituita da una quota di cofinanziamento UE pari al 70% e da una quota di cofinanziamento nazionale, pari al 30% del totale
CAGLIARI - Si avvia verso la chiusura la programmazione 2014-2020 del POR FESR Sardegna con cui sono state messe a disposizione risorse per 930,9 milioni, reindirizzandone 215,3 divise tra spesa sanitaria e fondo emergenza imprese, per far fronte alla crisi causata dalla pandemia. La Regione ha operato nel solco delle nuove opportunità offerte, modificando il POR FESR 14-20, step by step, per dare concretamente risposta ai fabbisogni in evoluzione, con una riprogrammazione che ha indirizzato parte delle risorse in chiave anti crisi.
«È stato necessario misurarci con una realtà nuova e per farlo abbiamo messo in campo competenze e attivato gli strumenti più utili a fronteggiare l’emergenza. Con il programma regionale 21-27 stiamo invece avviato quel cambiamento necessario per accelerare il processo di modernizzazione della Sardegna», ha spiegato il Presidente della Regione Christian Solinas in occasione della riunione del Comitato di Sorveglianza del POR FESR 2014-2020 e Programmazione regionale 2021-2027 presieduto dall’Assessore del Bilancio Giuseppe Fasolino che ne ha illustrato gli indirizzi.
La Regione è ora pronta per intercettare le leve positive della programmazione 2021-2027 da oltre 1 miliardo di euro, il cui piano è stato presentato alla Commissione Europea. Ad aprile la Giunta ha approvato la proposta di Programma Regionale FESR Sardegna 2021-2027 poi trasmessa alla Commissione europea: articolata in 19 obiettivi specifici (collegati alle Priorità individuate e agli obiettivi strategici), ha una dotazione finanziaria complessiva di 1.581 milioni di euro, costituita da una quota di cofinanziamento UE pari al 70% e da una quota di cofinanziamento nazionale, pari al 30% del totale.
Il Programma Regionale FESR 21-27 risponde a quattro principali sfide: promuovere la crescita intelligente (340 milioni di euro) e il processo di trasformazione digitale del sistema regionale rilanciando la competitività del sistema produttivo e creando occupazione di qualità (160 milioni di euro); assicurare la sostenibilità del processo di crescita regionale promuovendo la transizione verde (522 milioni di euro); favorire la ‘transizione giusta’ (57 milioni di euro per la mobilità urbana sostenibile) e l’inclusione dei gruppi svantaggiati garantendo la parità di accesso ai servizi dell’istruzione, dell’occupazione, del turismo, della cultura e della sanità di qualità e inclusivi (225 milioni di euro); porre le aree urbane come motore del processo di cambiamento verso una società più vicina ai cittadini e promuovere l’identità dei territori periferici per valorizzare le potenzialità naturalistiche e turistiche dell’Isola e attivare nuovi processi locali di sviluppo sostenibile (225 milioni di euro).
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