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18 dicembre 2021
E´ Sergio Murgia l´artista del nuovo Rafel
Dietro la seconda vita del Rafel c’è l’ingegnere algherese. Salto in avanti nella qualità della progettazione dei locali per la ristorazione nella Riviera del Corallo e in tutta la Sardegna. Quando la progettazione diventa arte, il racconto su come è nato il Rafel Restaurant & Loungebar direttamente dalle parole del professionista che lo ha pensato
ALGHERO - Sergio Murgia, algherese classe 1969 amante della pallacanestro, figlio dell’esule istriana maestra Marisa Brugna, ingegnere, fondatore dell’ArTek Studio e firmatario di progetti di interior design d'eccellenza in prestigiosi hotel sardi e nella Penisola. C’è lui, la sua mente, la sua arte e la sua visione dietro il nuovo Rafel sul Lido di Alghero. Lo storico ristorante della Riviera del Corallo recentemente è rinato dopo l'acquisizione da parte di un gruppo di giovani imprenditori algheresi capitanati da Andrea Pinna. Una seconda vita green oriented basata su una nuova visione sostenibile dell'architettura in cui riciclo e riutilizzo sono concetti fondamentali.
Alguer.it ha voluto incontrare Murgia per approfondire alcuni aspetti della sua visione e del progetto del Rafel Restaurant & Loungebar, ecco le sue parole: «La vecchia struttura è stata realizzata in un'altra epoca storica, oggi i concetti della visione ecologica dell’architettura vanno in altra direzione: per questo abbiamo scelto di rivoluzionare completamente l'esistente partendo da zero. Volevo una struttura più moderna, completamente ecocompatibile, rialzata rispetto all'arenile in modo da liberare la sabbia. Ho immaginato proprio una struttura che fluttuasse sulla sabbia e che l'accarezzasse lasciandole il proprio spazio vitale. Ed è così che nel nuovo Rafel il calcestruzzo è stato quasi completamente eliminato, limitato esclusivamente alle sole opere di fondazione e con una riduzione dell’85% rispetto all’esistente».
Il concept progettuale dell’ingegnere Murgia racconta una continua relazione con elementi naturali, sia nell'utilizzo di materiali certificati per essere riciclabili e riutilizzabili che nel loro design. Ed è proprio nell’interior design che si trovano le peculiarità su cui il progettista si è voluto soffermare: «È stato come immaginare di raccogliere dopo una forte mareggiata le risulte donate dal mare ed assemblarle tra di loro: vetro, acciaio, legno, corda e altri materiali si mescolano tra loro in una sensazione omogenea di leggerezza. Gli elementi di interior design che ho scelto riprendono esattamente queste geometrie: i lampadari si rifanno ai buric (poseidonia spiaggiata raccolta e lavorata dal vento in piccole sfere tipiche delle spiagge di Alghero ndr), le sedie raffigurano le nasse (antico attrezzo artigianale in giunco per la pesca delle aragoste ndr) ma sicuramente l'elemento più interessante è la cucina, spazio che è per antonomasia il fulcro di ogni ristorante. Ho voluto immaginare la cucina come un acquario in cui il cristallo cracklè raffigura il mare e gli chef sono i pesci attorniati da una rete. Questa ad uno sguardo attento è composta da gabbiani uniti tra loro che poi si liberano raggiungendo il cielo – li ritroviamo infatti anche sui lampadari – e mentre sbattono le ali lasciano schizzi d’acqua di mare sui tavoli».
Nella foto: Sergio Murgia (a destra) con Andrea Pinna al Rafel Restaurant & Loungebar
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