ALGHERO - Oggi, lo chef Francesco Fadda ha preparato delle sfiziose formaggelle –
casadines in algherese, intrattenendoci questo settimo e ultimo appuntamento di
Cuina de l'Alguer, l’he fet per volsaltros. È uno dei dolci più caratteristici della Sardegna. I nomi cambiano non solo in lingua sarda, ma anche nelle diverse aree dell’isola: sono “pàrdulas” nel sud, “casadinas” nell’area centrale e "casgiatini" in Gallura. Sono molto interessanti le differenze e le varianti che si trovano nelle diverse ricette, sia nella forma che nella preparazione. In alcune ricette, viene utilizzato il ripieno di formaggio, in altre la ricotta, in altre ancora l'uvetta e in certe zone si propongono perfino nella versione salata.
Tradizionalmente le formaggelle –
casadines costituivano un dolce che in Sardegna veniva consumato durante la Pasqua e più generalmente in primavera, considerata l'abbondante produzione di latte in questa stagione. Si tratta di un piatto davvero antico, già citato dal premio Nobel Grazia Deledda, che le definisce come “schiacciate di pasta dentellate con gli orli rivoltati e contenenti del formaggio fresco impastato con sale e zafferano”. Sono dolci appetitosi che somigliano a cesti di pasta ripieni di formaggio fresco oppure degli sfiziosi canestrini ripieni di un composto di ricotta. Si cuociono in forno e sono davvero deliziosi, in più possono essere preparati in casa con grande facilità.
In questa ricetta di oggi, lo chef presenta le formaggelle in versione classica, semplice e profumata. Chiaramente, come per ogni ricetta tradizionale, ogni famiglia, ogni pasticcere e ogni cuoco custodisce ed elabora la propria versione, sempre con libertà e fantasia. Ogni venerdì abbiamo viaggiato e raccontato differenti sapori della cucina algherese grazie a Giuliana Portas e Letizia Portas, sotto la guida esperta dello chef Francesco Fadda, seguiti passo passo dal
Quotidiano di Alghero, con la collaborazione del Ristorante
Mirador, il coordinamento dell'Assessorato alla Cultura del Comune di Alghero nell'ambito delle iniziative politiche linguistiche finanziate dalla Regione Sardegna. Questo viaggio non finisce qui, perché il desiderio di raccontare Alghero e la propria cucina tipica attraverso la lingua storica della città è sempre vivo: per il momento è un arrivederci,
a mos veure.
CUINA DE L’ALGUER, L’HE FET PER VOSALTROS