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Red 29 ottobre 2020
Presentato il Cagliari Festival Scienza
Da giovedì 5 a domenica 8 novembre, si terrà la 13esima edizione dell´evento. Organizzato dall’Associazione Scienza società scienza, sarà un´edizione completamente on-line, a seguito delle norme di sicurezza anti Covid. La manifestazione è interamente dedicata ai grandi temi che riguardano la salvezza del Pianeta
Presentato il Cagliari Festival Scienza

CAGLIARI - Da giovedì 5 a domenica 8 novembre, si terrà la 13esima edizione del Cagliari Festival Scienza. Organizzato dall’Associazione Scienza società scienza, da quest’anno presieduto da Maria Becchere, sarà un'edizione completamente on-line, a seguito delle norme di sicurezza anti Covid. La manifestazione è interamente dedicata ai grandi temi che riguardano la salvezza del Pianeta. Immigrazione per motivi climatici, utilizzo improprio dell’acqua, esondazione dei bacini idrici, valanghe, foreste incenerite, tornado, tsunami e desertificazione del Pianeta, queste le principali emergenze planetarie che saranno trattate attraverso videointerviste, conferenze, laboratori e spettacoli teatrali. Contenuti ai quali le migliaia di spettatori, in massima parte studenti delle scuole sarde di ogni ordine e grado (una media di 13mila presenze negli ultimi anni) potranno accedere grazie a un'apposita piattaforma collegata al sito ufficiale della manifestazione che restituirà, insieme ai social media, il fitto programma quotidiano sia con incontri in diretta ai quali si potrà partecipare e porre domande, sia con interventi registrati. Dopo le date cagliaritane, la manifestazione si sposterà a Oristano, Siniscola, Isili e Nuoro, dove sono previsti due eventi speciali. La chiusura è fissata per venerdì 27 novembre, in occasione della Notte dei ricercatori.

Si alterneranno, seppure virtualmente, quaranta fra scienziati e ricercatori nel campo dell’ecologia, biologia, fisica, matematica, geologia, virologia, chimica e climatologia. Saranno presenti esperti anche in nuove tecnologie. Fra loro, dieci finalisti e vincitori del Premio letterario Galileo, Premio Asimov per l’editoria scientifica e Premio nazionale di Divulgazione scientifica 2020-Giancarlo Dosi. Si potranno seguire ventiquattro conferenze e seminari, di cui tredici in diretta alle quali parteciperanno da remoto classi della scuola secondaria di secondo grado. Il dibattito coinvolgerà studenti, insegnanti e pubblico sempre nel rispetto delle norme Covid. Le restanti undici sono state registrate e verranno trasmesse nei canali social della associazione e di tutti i partner coinvolti. Verranno proposti tre spettacoli, sedici animazioni, letture, laboratori, dieci percorsi museali, botanici, naturalistici e scientifico-tecnologici. «A seguito della pandemia, che da marzo ha condizionato qualsiasi attività, abbiamo dovuto rivedere il nostro programma – spiega Becchere – inoltre siamo stati richiamati a riflettere sulla responsabilità del nostro stare sul Pianeta e sulla consapevolezza che la Terra ci accoglie non come padroni ma come fruitori dei suoi beni. Quella che stiamo vivendo è una crisi ambientale che va affrontata con coraggio e tempestività, una sfida scientifica, politica, culturale, sociale e tecnologica che deve vedere tutti coinvolti. È una sfida che coniuga la salvaguardia dell’ambiente con la giustizia sociale, in quanto strumento insostituibile per migliorare la condizione di vita dei poveri, degli ultimi».

La serata inaugurale si terrà nella Sala conferenze dell’Exma, anche se, per tradizion,e si è svolta, questi ultimi anni nell'Aula Magna del Rettorato, che quest’anno compie 400 anni, alla presenza del magnifico rettore Maria Del Zompo, interverranno le ricercatrici Marta Burgay, astrofisica dell'Osservatorio di Cagliari che ha scoperto la prima doppia pulsar Psr J0737-3039 A/B e Silvia Casu, astrochimica e astrobiologa dell'Osservatorio di Cagliari che si occupa di nuove forme di didattica inclusiva. Sottolinea infine la presidente: «A livello nazionale, con Genova, siamo tra i più importanti festival della scienza. Una formula che si è rivelata vincente nel tempo. Da un lato, infatti, permette di proporre eventi di diverso tipo, dagli spettacoli ai workshop, agli incontri con scienziati, ricercatori e anche premi Nobel; dall’altro coinvolge tutta la città o addirittura un’intera regione, generando un circolo virtuoso di curiosità e scoperta sia sui temi del festival che sul territorio. Con orgoglio posso affermare che siamo noti a livello europeo (È il terzo biennio consecutivo che il festival cagliaritano riceve il riconoscimento dato da Europe for festivals Festivals for Europe) e siamo membri di Eusea (European science engagement association)».



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