Red
16 settembre 2020
Porto Torres e il patrimonio dei mosaici d’età romana
Venerdì sera, la Sala Canu ospiterà “Mosaici. Le antiche opere d’arte di Turris Libisonis”, convegno promosso dall´Amministrazione comunale
PORTO TORRES - Una città moderna che ha delle “fondamenta”
millenarie, quelle della gloriosa colonia Iulia di Turris Libisonis. Un tappeto di mosaici in parte aperti al pubblico, in parte da scavare e valorizzare. Sono tra le più affascinanti opere d’età romana disseminate in diverse porzioni della città: un patrimonio di storia e bellezza che sarà raccontato venerdì 18 settembre, alle 18, nella sala Canu, grazie all'iniziativa “Mosaici. Le antiche opere d’arte di Turris Libisonis”, promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Porto Torres, in collaborazione con la Direzione Musei Sardegna e la Soprintendenza Abap per le province di Sassari e Nuoro.
«La storia, i monumenti e la cultura millenaria di questa città l'abbiamo raccontata in questi anni durante le tante campagne di marketing realizzate sui media, in occasione degli eventi e partecipando alle fiere di settore. L’appuntamento di venerdì 18 settembre – sottolinea l’assessore comunale alla Cultura Mara Rassu – è una ulteriore presa di coscienza sulla presenza nella nostra città di alcuni dei tesori più belli, i mosaici, autentiche opere d'arte del passato attorno ai quali è possibile costruire un'offerta sempre più appetibile per i turisti, un'occasione che spero possa essere colta da operatori del settore, agenzie di viaggio, tour operator e guide turistiche. Penso ai tanti mosaici presenti nell'area archeologica, nel Palazzo di Re Barbaro, nelle domus di Orfeo e dei mosaici marini, nelle Terme Pallottino e all'interno dell’Antiquarium Turritano. Ma anche a quelli meno conosciuti, come in Atrio Metropoli e a Tanca Borgona. A quelli da valorizzare in Via delle Terme e nelle Terme Maetzke. O da scavare, come il recente ritrovamento avvenuto in Via Ponte Romano. In questo percorso, durante la serata, ci guideranno personalità che hanno speso per anni la propria professionalità proprio a Porto Torres, sia in campo lavorativo che nella loro attività di studi».
Dopo i saluti del sindaco Sean Wheeler, di Rassu e del direttore della Direzione Musei Sardegna e della Soprintendenza Abap Bruno Billeci, si aprirà il tavolo con la relazione di Attilio Mastino (Scuola archeologica italiana di Cartagine) sui mosaici inscritti di Turris Libisonis. L’ex responsabile del sito archeologico di Porto Torres Antonietta Boninu interverrà sul tema “Il patrimonio musivo turritano: valutare la risorsa per investire nel futuro”. A seguire, Gabriella Gasperetti (responsabile dell’Area Patrimonio archeologico Soprintendenza Abap per le province di Sassari e Nuoro) illustrerà i mosaici di Turris Libisonis, tra restauri e nuove scoperte. La direttrice del Museo archeologico nazionale Antiquarium Turritano Maria Letizia Pulcini punterà i riflettori sui mosaici d'età romana e gli esempi di valorizzazione in Italia. Le archeologhe Antonella Pandolfi e Daniela Deriu interverranno sul tema “Archeologia preventiva: il mosaico marcatore storico culturale”, mentre Nadia Canu (funzionaria archeologa Soprintendenza Abap e responsabile per il territorio di Porto Torres) illustrerà il recente intervento in Via Ponte Romano 79, che durante i lavori di realizzazione della rete del gas ha permesso di riportare alla luce un nuovo mosaico policromo, probabilmente il pavimento di una lussuosa abitazione privata di duemila anni fa. Il convegno è aperto a tutti i cittadini. L'accesso alla sala sarà consentito nel rispetto delle regole di distanziamento previste dalle misure anti-Covid.
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