Red
8 novembre 2019
Barumini e Niasvizh: incontro fra patrimoni Unesco
Una delegazione del Complesso storico-museale di Niasvizh, sito bielorusso dichiarato nel 2005 “Patrimonio dell’umanità” dell’Unesco, grazie all’ospitalità della Fondazione Barumini sistema cultura, mercoledì ha visitato non solo “Su Nuraxi”, ma l’insieme delle strutture gestite dalla fondazione
BARUMINI - Si rafforza ulteriormente la rete di contatti e collaborazioni fra la Sardegna e la Bielorussia, che coinvolge importanti realtà dei due territori. Una delegazione del Complesso storico-museale di Niasvizh, sito bielorusso dichiarato nel 2005 “Patrimonio dell’umanità” dell’Unesco, grazie all’ospitalità della Fondazione Barumini sistema cultura, mercoledì ha visitato non solo “Su Nuraxi”, ma l’insieme delle strutture gestite dalla fondazione.
La delegazione bielorussa, guidata dal direttore del Complesso di Niasvizh Serguej Klimov, comprende anche il vicedirettore Nataliya Zherka, il responsabile scientifico Uladzimir Karalenak e la docente dell’Università bielorussa Mslu Natallia Dulina, ed è stata accompagnata nella visita dal console onorario bielorusso Giuseppe Carboni e da Giorgio Pellegrini, storico dell’arte che coordina un importante programma culturale sardo-bielorusso, che vede la partnership proprio del Complesso storico-museale di Niasvizh. Ad accogliere la delegazione, il presidente del Consiglio di amministrazione della Fondazione Barumini sistema cultura Salvatore Bellisai.
La visita della delegazione bielorussa rappresenta il primo contatto diretto fra enti gestori di siti Patrimonio dell’umanità dei due territori ed è finalizzato a consentire agli specialisti bielorussi di conoscere da vicino l’organizzazione ed il funzionamento della Fondazione Barumini, in un’ottica di scambio di buone prassi ed arricchimento professionale, con l’obbiettivo, inoltre, di studiare future collaborazioni ed intese fra i due enti che consentano un reciproco potenziamento delle politiche di marketing e presenza nei mercati internazionali.
Il Complesso di Niasvizh, con i suoi oltre 400mila visitatori annuali, rappresenta uno dei più importanti siti culturali e turistici dello Stato ai confini orientali dell’Unione europea (con oltre 9milioni di abitanti), ed ospita innumerevoli iniziative e manifestazioni a carattere socio-culturale, scientifico ed artistico di grande prestigio a livello nazionale e internazionale. Da sottolineare un antico legame che lega Niazvizh e la Sardegna, riconducibile al gesuita Giovanni Maria Bernardoni, che da architetto lavorò, dal 1583 al 1599, al nucleo originario del complesso storico monumentale, immediatamente dopo essere stato nell'Isola dal 1578 al 1583, dove lavorò alla progettazione del Collegio di Santa Croce a Cagliari e del Collegio gesuitico di Iglesias, essendo anche attivo nei cantieri dell’Ordine Gesuita di Busachi e di Sassari.
Nella foto: un momento dell'incontro
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