Red
6 settembre 2019
Dna e vento: temi caldi a Stintino
A raccontare alla platea del Museo della Tonnara di Stintino le attività di scavo e ricerca che si sono alternate tra la Sardegna e il Canada nel 2016 sarà l´archeologa stintinese Alessandra Loriga, nella conferenza dal titolo “La mia esperienza: dallo scavo di Via Libio 53 allo studio del Dna antico nei laboratori di Toronto”, in programma domani sera
STINTINO - Hanno rivelato i caratteri genetici degli abitanti dell’antica colonia di Turris Libisonis gli studi portati avanti dalla Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Sassari e Nuoro, in collaborazione con l'Università di Toronto, nella necropoli di Via Libio, a Porto Torres. A raccontare alla platea del Museo della Tonnara di Stintino le attività di scavo e ricerca che si sono alternate tra la Sardegna e il Canada nel 2016 sarà l'archeologa stintinese Alessandra Loriga, nella conferenza dal titolo “La mia esperienza: dallo scavo di Via Libio 53 allo studio del Dna antico nei laboratori di Toronto”, in programma domani, sabato 7 settembre, alle 19.
La conferenza affronterà le tematiche relative alle modalità di scavo utilizzate dagli archeobiologi canadesi Nikki e David Kelvin per estrarre il Dna antico dai reperti ossei e ricavare informazioni sugli individui sepolti nell'ipogeo di Porto Torres. La serata proseguirà, alle 20, con l'inaugurazione della mostra personale di Antonio Chessa “A forza di essere vento”. L'esposizione, che sarà presentata da Silvia De Franceschi, sarà visitabile fino a giovedì 19 settembre, negli orari di apertura del museo, dal martedì alla domenica, dalle 11 alle 13 e dalle 15.30 alle 19.
Ispirandosi alla canzone “Khorakhané” di Fabrizio de André, Chessa riflette sul destino dell'uomo e dell'artista e sulla “ragione stessa del viaggio, viaggiare”, come recita la canzone. Sono raffigurazioni arcaiche quelle tratteggiate nelle opere in mostra, realizzate con tecnica mista. Oggetti reali imprigionati in forme fluttuanti, che sembrano inabissarsi nelle profondità del mare o galleggiare in spazi onirici.
Nella foto: gli scavi di Via Libio
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