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Red 31 luglio 2019
A Sorso si parla di Vinoterapia
“Il vino tra benessere, ricerca, tradizione e salute: idee per un progetto territoriale”: mondo accademico ed addetti ai lavori si sono incontrati in un percorso interdisciplinare per lo sviluppo del territorio
A Sorso si parla di <i>Vinoterapia</i>

SORSO - Si è tenuto ieri (martedì), nel Palazzo Baronale di Sorso, il convegno “Vinoterapia: il vino tra benessere, ricerca, tradizione e salute. Idee per un progetto territoriale”, organizzato dagli Assessorati alla Cultura e allo spettacolo, alle Attività produttive e turismo, con il patrocinio del Comune di Sorso e della Regione autonoma della Sardegna ed inserito nel calendario di eventi di “Calici di stelle”. La giornata di studio e confronto, realizzata in collaborazione con il Centro di ricerca e sviluppo in medicina estetica, nutraceutica e cosmetologia e con l'Università degli studi di Sassari, si è posta come obiettivo quello di informare e stimolare la cultura del turismo e del benessere con la valorizzazione delle risorse del territorio, tra tradizione e nuove tecnologie. Ad aprire il convegno, Alessio Pirino, direttore del Crismenc e docente del Dipartimento di Scienze Biomediche dell'Università di Sassari: «Abbiamo voluto portare avanti l’idea di organizzare una giornata, nell’ambito di questa edizione di Calici di stelle, che presentasse il vino sotto un’ottica scientifica e in relazione con la salute e il benessere – ha spiegato il professore - Abbiamo dunque preso come spunto la vinoterapia per mettere a disposizione le competenze che fanno parte del nostro centro e dell’Università di Sassari con l’intento di offrire una proposta per nuove occasioni di lavoro sia a livello occupazionale che professionale. Tutti i relatori hanno accettato con piacere il nostro invito e siamo stati felici del fatto che il progetto abbia trovato l’appoggio sia della vecchia che della nuova Amministrazione, che ha l’ha ritenuto valido, tanto da portarlo a compimento».

Entusiasta l’assessore comunale alla Cultura Marcella Spanu: «Siamo lieti di ospitare quest’evento all’interno di Calici di stelle, uno degli appuntamenti più importanti per la città di Sorso. E’ stato per me un piacere e un onore organizzarlo. E’ bello pensare che l’Università, che alle volte sembra lontana, si sia messa a disposizione per favorire lo sviluppo del territorio. Penso che questa giornata indichi principalmente questo: la disponibilità affinché le conoscenze vengano traslate oggettivamente e fattualmente nell’agire e nella promozione del nostro territorio. L’invito è stato rivolto ai relatori, ognuno portavoce del proprio settore, ma anche alle aziende vitivinicole locali. C’è la possibilità di interagire sotto vari punti di vista, data la natura interdisciplinare di questo convegno. Abbiamo anche la fortuna di avere come ospite il professor Vercauteren, dell’Università di Montpellier, che ci ha portato una testimonianza preziosa spendibile nel territorio. Invito tutti a voler cogliere quanto più possibile questa opportunità e a trarne i migliori spunti». Propositivo anche l’assessore comunale alle Attività produttive Marco Greco: «Siamo felici di poter ospitare questo convegno, che si presenta in una formula davvero interessante. Cercheremo senza dubbio di riproporre questi spunti anche nei prossimi anni, per continuare ad attivare collaborazioni tra il mondo della ricerca e quello delle aziende. Uno degli aspetti più importanti per le attività produttive è quello del trasferimento tecnologico, attività che cercheremo di portare avanti per soffermarci e sfruttare le tante opportunità che la ricerca scientifica può dare. Il nostro è un territorio molto vivace, con molti agricoltori ma poche aziende vitivinicole. Si tratta però di operatori di eccellenza, con molti giovani che si stanno inserendo. Tutto ciò che è cultura e ricerca è, pertanto, molto interessante».

A rappresentare l’Uniss il preside della Facoltà di Medicina e chirurgia Andrea Montella: «Ho accettato con entusiasmo l’invito del professor Pirino di venire a testimoniare l’interesse della Facoltà di Medicina per questa attività scientifica volta ad approfondire alcuni aspetti dell’utilizzazione terapeutica del vino e soprattutto al trasferimento di questi aspetti della ricerca scientifica, se possibile, nell’aspetto imprenditoriale che speriamo possa trarne spunto andare avanti. Come sapete, la Facoltà di Medicina prepara tutto il personale professionale che si occupa della salute, e la salute oggi viene intesa in senso ampio: non si rivolge solo alla cura, ma anche al mantenimento dello stato di benessere. Le attività connesse con questo convegno, al quale partecipano non solo illustri colleghi, ma ricercatori e ospiti stranieri di altissimo profilo, sono nelle corde della nostra facoltà, per cui sono certo che i risultati saranno notevoli. Mi complimento con l’amministrazione comunale per l’energia con la quale ha accolto questo lavoro». Ospite internazionale del convengo Joseph Vercauteren (Università di Montpellier), ispiratore della vinoterapia, che ha parlato della possibilità di utilizzo dei sottoprodotti vitivinicoli per il settore cosmetico, portando la testimonianza della sua collaborazione con l’azienda Caudalie, specializzata in prodotti per la cura della pelle con trattamenti anti età per viso e corpo. Gli altri interventi si sono articolati in maniera più specifica, a partire dall'analisi del ruolo del vino nell’alimentazione con Luca Deiana, che ha parlato del suo studio sui centenari in Sardegna con la presentazione del progetto “Akenta”, sinonimo di “A kent'annos” con particolare attenzione al consumo del vino nell'alimentazione dei centenari, e con Pier Andrea Serra, che ha spiegato le origini della nutraceutica, ponendo l’accento sull’importanza che questi studi possono avere per la salute ed il benessere dell’uomo.

Antonella Antonini, docente di Cosmetologia al Master dell'Università di Ferrara, ha parlato del rapporto tra vino, verità e bellezza. Per il settore agrario e di sviluppo del territorio sono intervenuti Luca Mercenaro (ricercatore del Dipartimento di Agraria dell’Università degli studi di Sassari), che ha presentato le potenzialità viticole del comprensorio SorsoSennori; Giovanni Guido, che ha proposto soluzioni per fare impresa e rilanciare il territorio partendo dall’agricoltura; Francesco Meloni, che ha indicato le vie di incontro tra innovazione e territorio. Gian Paolo Demartis, esperto etnobotanico e fondatore della Libera scuola di erboristeria, ha parlato del ruolo che il vino ricopre fin dai tempi più antichi nell’erboristeria popolare sarda, mentre il sommelier Andrea Balleri ha accompagnato i partecipanti in un viaggio esperienziale attraverso i sapori ed i profumi dei vini locali. Del ruolo del vino nella storia hanno parlato Emma Fenu (intervenuta con un contributo video da Copenaghen, nel quale ha illustrato gli aspetti religiosi, analizzando la figura del vino nella simbologia della Bibbia) ed Alessandra Derriu (che ha sviluppato il tema del vino nelle pratiche superstiziose della Sardegna). L'aspetto archeologico, per una scoperta ed una maggiore presa di consapevolezza del territorio, è stato approfondito negli interventi di Elisabetta Garau (docente associato di Archeologia dei paesaggi e Archeologia e storia dell'arte romana e direttore degli scavi del sito archeologico di Santa Filitica, a Marritza), che ha descritto i siti archeologici che si trovano nelle prossimità delle cantine attive oggi, e da Marco Milanese (docente ordinario di Archeologia medievale, ideatore e direttore del museo Biddas), che ha raccontato del ruolo del vino nella Sardegna medievale. Lunedì sera, i due docenti hanno fatto da guide speciali per le visite nei siti archeologici di Santa Filitica, vera e propria anteprima del convegno, e del villaggio medievale di Geridu, che ne ha invece segnato la conclusione.

Nella foto: un momento del convegno
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