Red
23 giugno 2019
SardiniaChem: chimica protagonista a Sassari
La giornata dedicata al mondo della chimica isolana ed alle sue applicazioni ha visto riuniti oltre cento chimici provenienti dal mondo della ricerca del settore pubblico e privato. Scopo dell’iniziativa, fare il punto sullo stato dell’arte della chimica in Sardegna e sulle possibili evoluzioni future
SASSARI - Si è tenuta venerdì, a Sassari, l’edizione 2019 di “SardiniaChem”, un’intera giornata che ha visto riuniti i chimici di tutta la Sardegna per un confronto sui traguardi finora raggiunti dalla ricerca scientifica e industriale nel comparto chimico sardo, e sulle sfide ed opportunità presenti nello scenario isolano. L’evento, svoltosi nelle aule dell Dipartimento di Chimica e farmacia dell'Università degli studi di Sassari, è un’iniziativa della Sezione Sardegna della Società chimica italiana, patrocinata dalle Università di Sassari e di Cagliari e dall’Istituto di Chimica biomolecolare del Cnr.
«SardiniaChem 2019 - commenta Lidia De Luca, ricercatrice dell’Università di Sassari e presidentessa della Sezione sarda della Sci - ha rappresentato un momento di incontro e scambio culturale e scientifico per tutta la comunità chimica della regione Sardegna». La giornata si è aperta con una conferenza plenaria tenuta di Vittorio Pace, docente dell’Università di Vienna, seguita da due eventi comunicazioni orali e trentasette comunicazioni poster, che hanno illustrato i risultati più recenti delle numerose ricerche condotte sul territorio sardo. «Con questa giornata di studio interamente dedicata alla chimica e al suo ruolo cardine nella nostra società - prosegue De Luca - la Sezione Sardegna della Sci ha voluto inoltre celebrare la ricorrenza del 150esimo anniversario della Tavola periodica degli elementi, argomento della plenary lecture».
L’incontro ha rappresentato un’occasione per mettere in risalto la varietà di contributi offerti dalla chimica verso uno sviluppo economico sostenibile ed un continuo avanzamento tecnologico. Tra le tematiche al centro del dibattito, il design e preparazione di farmaci e nuovi prodotti biologicamente attivi, la ricerca di materiali innovativi con proprietà definite e controllabili, il recupero e la valorizzazione di metaboliti bioattivi da biomasse, lo studio dei processi chimici e biochimici. «Rispetto alle passate edizioni - dichiara Giovanna Delogu, ricercatrice dell’Istituto di Chimica biomolecolare del Cnr di Sassari - il SardiniaChem 2019 ha posto una particolare enfasi sulla circolazione delle idee e la creazione di sinergie tra comunità scientifica e industria, negli ambiti di interesse delle scienze chimiche. Proprio in questa direzione si inserisce l’accordo quadro recentemente siglato tra il Consiglio nazionale delle ricerche e la Società chimica italiana, volto a facilitare la creazione di progettualità condivise».
«L’edizione 2019 di SardiniaChem - aggiunge Valentina Onnis, ricercatrice dell’Università degli studi di Cagliari - ha ottenuto una nutrita e attiva partecipazione da parte di docenti e ricercatori delle Università della Sardegna e del Cnr di Sassari e Cagliari, di dottorandi, contrattisti e studenti e in generale di tutti i chimici impegnati nel territorio sardo. Inoltre, i diversi contributi di chimici provenienti da università e centri di ricerca nazionali ed internazionali, frutto di collaborazioni scientifiche con ricercatori che operano in Sardegna, hanno dimostrato che la chimica sarda è sempre più aperta e attiva nel panorama internazionale».
Nella foto: un momento della giornata
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