Red
15 aprile 2019
Archeologia: riapre lu Brandali
Da oggi e fino a novembre, è nuovamente aperta al pubblico la mostra di archeologia nuragica “Lu Brandali: leggi, tocca, ascolta”, ospitata nell´omonimo sito di Santa Teresa di Gallura
SANTA TERESA DI GALLURA - Da oggi (lunedì) e fino a novembre, riapre al pubblico la mostra di archeologia nuragica “Lu Brandali: leggi, tocca, ascolta”, ospitata nell'omonimo sito di Santa Teresa di Gallura. L’esposizione ha raccolto 3mila visitatori durante la prima fase, con l’apertura da luglio 2018 a gennaio 2019, ma ora tutto è pronto per la seconda sessione: la Cooltour Gallura, la cooperativa di Santa Teresa che organizza l’evento, ha annunciato che proprio per oggi, in occasione della riapertura, per quanti vedranno la mostra sarà possibile visitare gratuitamente anche la tomba di giganti di Lu Brandali. Inoltre, sono previste anche delle aperture serali: la prima è in programma sabato 20 aprile, con una degustazione finale, a partire dalle 20.
La mostra è fortemente caratterizzata dall’uso della tecnologia: la peculiarità dell’esibizione, infatti, è quella di condurre il visitatore in un viaggio tattile, sensoriale e tridimensionale nella storia: ma soprattutto, è stato realizzato un percorso culturale accessibile anche alle persone con disabilità, con i pannelli interamente tradotti in braille, grazie alla stretta collaborazione con l'associazione Irifor. Inoltre, la mostra propone stampe tridimensionali tattili ed audio. E con il progetto “Tooteko”, ideato da una start up, sono stati posizionati dei sensori, collegati ad una speciale app, sui reperti esposti, per l’avvio delle spiegazioni audio. In questo modo, l’utente può avere un'immersione sensoriale totale in un villaggio nuragico.
Alessia Chisu, della Cooltour Gallura, aggiunge: «Siamo molto contente dei risultati, il ringraziamento va alla Regione Sardegna che, con il contributo stanziato attraverso il programma operativo regionale Por–Programmazione unitaria 2014-2020 sulla competitività delle imprese con il bando “Culture_lab”, ci ha permesso di creare questa importante iniziativa. Altro ringraziamento va al Comune di Santa Teresa Gallura, che ci permette di gestire i beni culturali. Il tutto non sarebbe stato possibile senza la collaborazione della dottoressa Letizia Lemmi per la direzione scientifica, dei dottori Rubens D’Oriano, Francesco Carrera (archeologi Sabap per le province di Sassari e Nuoro) e Francesco Di Gennaro, soprintendente Sabap per le province di Sassari e Nuoro, della dottoressa Angela Antona».
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