Non ha dubbi Marco Busdraghi, esperto sub di Alghero che fa sua la preoccupazione resa pubblica dall´associazione no profit che punta sull´etica enogastronomica e combatte contro il prelievo indiscriminato dei ricci di mare
ALGHERO - «Da esperto subacqueo e pescatore di ricci con licenza condivido la denuncia. La produzione e vendita di polpa di riccio va vietata da subito». Non ha dubbi Marco Busdraghi, esperto sub di Alghero che fa sua la preoccupazione resa pubblica in una
lettera aperta da Quietica, l´associazione no profit che punta sull´etica enogastronomica e combatte contro il prelievo indiscriminato dei ricci di mare [
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«È per colpa di questa moda, che ha trasformato una piacevole tradizione del sabato e della domenica, e solo nei mesi di gennaio e di febbraio, in uno sfruttamento irresponsabile che negli ultimi anni ha causato un incredibile depauperamento della specie. tanto che il riccio di mare sta scomparendo dai fondali, e questo incredibilmente anche per colpa delle assurde regolamentazioni imposte» rilancia Busdraghi, che i fondali della Riviera del Corallo li conosce molto bene.
Quietica è impegnata da mesi in una campagna di sensibilizzazione a livello regionale sulla tutela dei ricci. «Se davvero si vuole fare qualcosa di concreto - è l'appello lanciato all'indirizzo degli organizzatori della rassegna "Rosso di Mare" in corso di svolgimento nella città di Alghero - bisogna vietare e scongiurare l'utilizzo e la vendita dei ricci di mare nei ristoranti».
Nella foto: l'esperto sub di Alghero, Marco Busdraghi