Red
2 febbraio 2019
Al via il progetto Bat: 8,2milioni
L´Isola punta la nuova frontiera dei rilevatori satellitari per voli più sicuri. «Sardegna eccellenza internazionale nell´aerospazio», dichiara l´assessore regionale della Programmazione Raffaele Paci
CAGLIARI - Il primo ministro della Repubblica di Malta Joseph Muscat ha tenuto a battesimo all'aeroporto “Mario Mameli” di Cagliari-Elmas, con il presidente della Regione autonoma della Sardegna Francesco Pigliaru, l’assessore regionale della Programmazione Raffaele Paci ed il ministro della Difesa Elisabetta Trenta il progetto “Bat: Sistema innovativo di navigazione aerea basato su sistema inerziale”, con un investimento totale di 8,2milioni di euro cofinanziato dalla Regione con un milione e dal Ministero dello Sviluppo economico con 2,8milioni, che proietta la Sardegna al centro del panorama internazionale della ricerca aerospaziale di eccellenza. La società maltese Wes trade, con le italiane Gem elettronica e Lion consulting, il colosso europeo Airbus di concerto con il Distretto aerospaziale della Sardegna, sono pronte ad avviare l’attività di ricerca per perfezionare un sistema di rilevazione satellitare e navigazione aerea in grado di funzionare anche senza il segnale Gps, con sensori montati sugli aerei di cui devono stimare posizione e velocità sfruttando la rotazione dell’asse terrestre, con nuove tecniche che rendano più sicura e precisa l’attività di volo.
Ma questa è solo la prima fase di quella che può diventare una partita molto più grande ed importante per l’Isola: se la ricerca andrà a buon fine ed i rilevatori di nuova generazione verranno messi sul mercato, sarà proprio la Sardegna ad ospitare l’azienda produttrice, con tutto quello che significa in termini di ricadute economiche e nuovi posti di lavoro. «Abbiamo dimostrato di avere risorse umane e competenze adeguate per affrontare una sfida di così alto livello: la decisione del Ministero di finanziare questo progetto proprio in Sardegna e la presenza oggi del primo ministro di Malta, lo confermano - dichiara Paci - Accettiamo la sfida con grande entusiasmo, e ne siamo profondamente orgogliosi: è un accordo importante, che punta su un progetto di ricerca, sviluppo e innovazione di rilevanza strategica per la competitività del nostro sistema produttivo, che dà un ruolo di primo piano ai nostri centri e alle strutture di ricerca. E il fatto che il premier Muscat abbia voluto essere qui presente, conferma lo spessore di un progetto che apre prospettive di altissimo livello».
«Abbiamo sostenuto questo settore dal primo momento inserendolo nella nostra S3, la strategia di specializzazione intelligente, e questa è stata la svolta per dare impulso al settore, insieme ai 10milioni che abbiamo destinato ai bandi per incentivare gli investimenti delle imprese del settore - ricorda il vicepresidente regionale - I risultati che sono già arrivati, il ruolo strategico del Radiotelescopio di San Basilio con i riconoscimenti da parte della Nasa, gli investimenti di Avio nel Sarrabus, lo stesso progetto Bat dimostrano che la strada è quella giusta. La Sardegna, come è stato più volte riconosciuto durante il dibattito, è ormai un punto di riferimento mondiale anche grazie al prezioso lavoro svolto dal Dass: abbiamo professionalità importanti, condizioni ideali per ospitare strutture di ricerca, forti competenze nell’alta tecnologia e nel digitale. In pochi anni l’aerospazio per la Sardegna si è trasformato da valida potenzialità a solida realtà, e di questo siamo molto orgogliosi, perché questo può garantire un’opportunità in più alla nostra terra, alla sua economia e occupazione».
Nella foto: un momento dell'incontro
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