Red
31 maggio 2018
12° anno per il Capo Caccia workshop
La Sardegna sempre più al centro del dibattito internazionale di Neuro-informatica ed intelligenza artificiale. Due settimane all’aria aperta, in una riserva naturale per lavorare, discutere e creare innovazione
ALGHERO - “Scoprire i principi cardine di funzionamento del cervello ed implementarli in sistemi artificiali intelligenti che interagiscono col mondo”, questo il principio cardine dell’Istituto di Neuroinformatica dell’Università di Zurigo, che anche quest’anno ha confermato. Per il 12esimo anno consecutivo, Alghero e l'Hotel dei Pini per l’incontro internazionale di neuroscienze computazionali, la micro-elettronica e l’intelligenza artificiale. L’Ini fu fondato nel 1995 da Rodney Douglas e Kevan Martin per accorpare in un unico istituto esperti mondiali d’ingegneria neuromorfica e neuroscienze computazionali. Con l’obiettivo che questi stessi ingegneri dialogassero con altri ricercatori al di fuori dalle aule universitarie è stato creato nel 2007, grazie all’iniziativa di Douglas (professore emerito dell’Ini) e Giacomo Indiveri (di origini sassaresi, attuale direttore dell’Ini), l’evento scientifico “Capo Caccia cognitive neuromorphic engineering workshop”.
Due settimane all’aria aperta, in una riserva naturale per lavorare, discutere e creare innovazione nel campo dell’Intelligenza artificiale. La scelta oculata della location (che dodici anni orsono ha necessitato diverse analisi del territorio) doveva rispettare il carattere dell’isolamento nella natura e della bellezza, del comfort e di un’importante valorizzazione del territorio. Ecco perché la scelta dell’Area protetta del Parco di Porto Conte e della struttura nella baia delle Bombarde dove si può degustare ottimo vino e buon cibo, senza per questo distrarsi dall’obiettivo primario. La giornata durante il “CapoCaccia” viene completamente assorbita dai workshop, lasciando ai partecipanti due ore di svago sportivo nella natura.
«Discussioni interattive senza dil’ausilio power point, nessuna lezione frontale, ma una continua fusione tra le menti – spiegano gli organizzatori – L’idea è che chi viene invitato possa proporre tematiche e trovare soluzioni, sviluppi e migliorie tecnologiche grazie all’incontro con l’altro». Quest'anno, il Workshop, iniziato a fine aprile, tra ospiti internazionali, studenti, professori e ricercatori italiani ha superato le 500 presenze. «Dallo scorso anno è nato all’Università di Sassari il corso di laurea di "Scienze e tecniche psicologiche dei processi cognitivi" – spiega il docente Sergio Solinas - che riprende lo spirito della missione di ricerca dell’Ini nell’ottica di formare anche in Sardegna professionisti e ricercatori pronti a diffondere nell’Isola l’interesse e lo sviluppo per questa disciplina di studio dell’Intelligenza, delle sue patologie e delle sue applicazioni-Intelligenza artificiale. Il corso e la presenza dei suoi studenti al workshop – prosegue Solinas - propone di dare nuovo impulso allo sviluppo della fisica applicata alle neuroscienze, dell’ingegneria e della neuro-informatica anche nel nostro territorio».
Quest’anno, il CapoCaccia workshop ha partecipato insieme ad altre Facoltà dell’Università di Sassari all’iniziativa “LabBoat”, che ha coinvolto sei classi di studenti delle superiori, circa 120 tra studenti e professori, che hanno potuto interagire con piccoli robot intelligenti dotati di telecamere, in grado di replicare il funzionamento dell’occhio umano e di navigare in un ambiente guidati dalle fonti luminose. Questi iniziali contatti sono mirati a promuovere l’istruzione degli studenti in un ambiente di ricerca internazionale. Oltre all'attività del LabBoat, quest'anno, come nel precedente, è stato organizzato un Open day con gli studenti del corso di laurea, che sono stati coinvolti al workshop dalle 9 alle 17, partecipando alle discussioni, alla vita laboratoriale e hanno interagito con ricercatori di livello internazionale anche in modo informale. I risultati del “Capo Caccia workshop” saranno resi in parte pubblici, donati alla scienza ed allo sviluppo della materia ed utilizzati per ulteriori lavori di studio nelle intranet universitarie. “Seminiamo in Sardegna per raccogliere ovunque nel mondo”, concludono gli organizzatori dando appuntamento al workshop 2019, sempre all’Hotel dei Pini di Alghero.
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