Red
28 febbraio 2018
Sardinia radio telescope: autostrada digitale per dati
Osservazioni mondiali in tempo reale grazie al collegamento in fibra ottica realizzato da Inaf, Garr e Regione autonoma della Sardegna
CAGLIARI - Da oggi (mercoledì), i dati del Sardinia radio telescope, la più moderna e tecnologica antenna parabolica d’Europa, realizzata dall’Istituto nazionale di astrofisica in collaborazione con l’Agenzia spaziale italiana, potranno essere a disposizione in tempo reale per la comunità mondiale dell’astrofisica. Grazie al nuovo collegamento in fibra ottica di 107chilometri, finanziato dalla Regione autonoma della Sardegna, e dalla capacità garantita dalla rete Garr, il Sardinia radio telescope si avvia verso una nuova e ricchissima fase di ricerca. Ieri, è stato infatti possibile testare Srt in un’osservazione congiunta con la tecnica Vlbi con cui si fanno lavorare assieme antenne sparse per il globo come se fossero un’unica parabola grande quanto la distanza che separa le singole antenne. Non era la prima volta in assoluto, ma è stata la prima con Srt dotato di fibra. Tra qualche settimana, verrà effettuata una prova ancora più importante denominata e-Vlbi, dove verrà tentata una correlazione dei dati osservativi in tempo reale da molte parti del mondo. Erano anni che si aspettava questo momento, perché il Srt è una delle più potenti ed evolute infrastrutture di ricerca per lo studio delle emissioni radio provenienti dai corpi celesti e per applicazioni di geodinamica e di scienze spaziali.
La sua antenna parabolica orientabile è la più grande delle tre antenne italiane e, in ogni caso, vicina ai vertici mondiali con 64metri di diametro. Ciò che la rende eccezionale sono le tecnologie all’avanguardia che garantiscono efficienza nelle osservazioni ad altissima frequenza. Grazie ad un complesso sistema di attuatori ad alta precisione che controllano i mille pannelli che formano la parabola, il Sardinia radio telescope è in grado di modificare la forma della sua superficie per compensare variazioni termiche, gravitazionali ed eoliche, riuscendo così a raggiungere livelli di precisione molto superiori rispetto alle infrastrutture di vecchia concezione. Inoltre, Srt è in grado di cambiare velocemente i ricevitori e dunque può passare in pochi minuti ad osservazioni di frequenze molto diverse. «È un risultato di grande importanza fortemente voluto dalla Giunta guidata da Francesco Pigliaru – sottolinea l’assessore regionale degli Affari generali Filippo Spanu – con l’intento di rafforzare e migliorare l’operatività del Sardinia radio telescope, un presidio scientifico e un luogo di ricerca e osservazione dei segreti dell’universo che rappresenta un’eccellenza a livello internazionale. Il link in fibra ottica permette alla parabola di essere collegata all’intero sistema internazionale delle reti della ricerca, grazie all’interconnessione della rete Garr con la rete europea Géant. Entro l’estate, il collegamento sarà ulteriormente ampliato arrivando alla capacità di 10Gbps per garantire il massimo delle prestazioni e dell’accuratezza delle osservazioni. L’intervento si inserisce nel più ampio programma di estensione e potenziamento della rete telematica regionale curato dalla Direzione generale della Società dell’informazione dell’Assessorato degli Affari generali della Regione Sardegna. Con un investimento complessivo pari a 148milioni di euro, la Sardegna è tra le prime dieci regioni d'Europa ad investire per la diffusione della rete in fibra ottica in tutti i comuni delle zone interne. L’obiettivo – aggiunge Spanu - è quello di garantire alti servizi di connettività a territori in cui gli operatori privati hanno deciso di non intervenire. Un grande investimento pubblico che porta alla realizzazione di infrastrutture in grado di assicurare nuove opportunità di crescita economica e sociale».
Il responsabile delle operazioni al Srt per l’Inaf Andrea Orlati dichiara: «L’allaccio alla fibra non solo ci consente un migliore collegamento con le altre stazioni per sfruttare al meglio la tecnica interferometrica Vlbi, e dunque il lavoro congiunto delle antenne, ma soprattutto consentirà di sviluppare molte altre applicazioni astronomiche tra cui la possibilità di rendere accessibili i dati a tutta la comunità scientifica mondiale, come già fanno nei migliori centri di ricerca al mondo presso i quali quotidianamente molti dei nostri colleghi Inaf attingono dati e fanno ricerca al massimo livello». «Il collegamento di Srt alla nostra rete - ha dichiarato il direttore del Garr Federico Ruggieri - è motivo di grande soddisfazione, perché abbiamo lavorato molti anni per raggiungere questo obiettivo. Ancora una volta, l’impegno congiunto tra diversi attori, sia istituzionali, che del mondo della ricerca, è stato fondamentale per dare la giusta valorizzazione a questa importantissima infrastruttura di ricerca nazionale. Grazie alla connessione in rete, Srt può ora finalmente esprimere tutto il suo potenziale e dare così un contributo italiano significativo alle grandi collaborazioni internazionali».
Nella foto: l'assessore regionale Filippo Spanu
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