S.O.
17 luglio 2017
Mesumundu, scuola estiva di archeologia
Partecipano alla campagna di scavo circa 30 fra studenti, laureati, dottorandi e dottori di ricerca in archeologia di 7 Università italiane e straniere (Sassari, Complutense di Madrid, Barcellona, Autonoma de Barcellona, Murcia, Bologna, Genova, Cagliari), con la direzione del Prof. Marco Milanese
SASSARI - Si protrarranno fino al 5 agosto, nel sito di Mesumundu a Siligo, i lavori della VII edizione della Scuola Estiva di Archeologia Medievale, organizzata dal Dipartimento di Storia, Scienze dell’Uomo e della Formazione dell’Università di Sassari, con la collaborazione del Comune di Siligo. Partecipano alla campagna di scavo circa 30 fra studenti, laureati, dottorandi e dottori di ricerca in archeologia di 7 Università italiane e straniere (Sassari, Complutense di Madrid, Barcellona, Autonoma de Barcellona, Murcia, Bologna, Genova, Cagliari), con la direzione del Prof. Marco Milanese, Direttore del Dipartimento organizzatore e Ordinario di Archeologia Medievale presso l’Università di Sassari.
Le indagini antropologiche di una vasta zona cimiteriale tardo-antica e altomedievale saranno realizzate in collaborazione con docenti degli Atenei di Sassari (Dipartimento di Scienze Biomediche) e di Pisa e ricercatori del Centro Studi Antropologici, Paleopatologici e Storici dei Popoli del Mediterraneo degli stessi Atenei. Gli obiettivi della campagna di scavo riguardano una migliore messa a fuoco cronologica, funzionale e spaziale delle fasi monumentali di Mesumundu.
«Lo scavo di alcuni ambienti delle terme romane, abbandonate e riempite di macerie nel V secolo, sarà indirizzato a comprendere quando furono costruite le terme romane, quando furono abbandonate – afferma il Direttore dello scavo, Prof. Marco Milanese – e cercheremo anche di capire se e in quali modalità si sia successivamente formato un abitato rurale nel V secolo d.C., prima della alla realizzazione della chiesa bizantina tra fine VI e inizi VII secolo d.C.».
Un altro scopo è quello di far luce sull’insediamento monastico cassinese che nel 1065 – a seguito di una donazione giudicale al monastero di monte Cassino - avrebbe interessato l’area in questione (Santa Maria di Bubalis) e il vicino Monte Santo. Oltre al progetto didattico, la Scuola Estiva di Archeologia Medievale ha coinvolto i partecipanti, coordinati dagli archeologi Dott. Maria Cherchi, Alessandra Deiana, Gianluigi Marras, Anna Bini e Claudia Seddone in un intenso progetto di ricerca archeologica. Alcune aziende del territorio sostengono il progetto, come la “Fonti Santa Lucia di Bonorva”, il Caseificio Pinna di Thiesi, Bitumitalia di Tonino Fadda, Prisma Quality di Sassari, il Mangimificio Chessa di Giave, Impresa Edile Leonardo Soro di Siligo, Deriu Gavino Impianti elettrici. Lo scavo è aperto al pubblico tutte le mattine, dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 13.
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