Red
22 febbraio 2017
A Cagliari nuovo studio su sclerosi multipla
Grazie a questo tipo di ricerche, le prospettive di lungo termine sono quelle di poter identificare virus e batteri che potrebbero scatenare la malattia in soggetti predisposti, ed intervenire così da prevenirne l´insorgere o moderarne la progressione
CAGLIARI - E’ stato pubblicato su Scientific Reports, prestigiosa rivista del gruppo Nature, uno studio firmato da Amit Kumar, dottorando di ricerca e Phd internazionale in Scienze e tecnologie per l’innovazione, e dal professor Francesco Delogu, associato del Dipartimento di Ingegneria Meccanica, Chimica e dei Materiali, entrambi dell’Università degli studi di Cagliari. La ricerca indaga i meccanismi attraverso i quali, in una persona affetta da sclerosi multipla, le cellule specializzate del sistema immunitario (i linfociti T, che appartengono alla famiglia dei globuli bianchi) hanno perso la capacità di distinguere specifiche proteine estranee, di provenienza microbica, dalle proteine mieliniche che costituiscono il rivestimento dei nervi.
Il risultato di questa “confusione molecolare” è la perdita progressiva della capacità di trasmissione degli impulsi nervosi con le relative gravi disabilità conseguenti, sia a livello cerebrale che di controllo muscolare, che caratterizzano la malattia. Lo studio si basa sulla simulazione tramite computer dell'interazione a scala atomica fra i linfociti T e le proteine in esame, seguita dall'analisi e dal confronto dei risultati nel caso di proteine della mielina e microbiche.
Grazie a questo tipo di ricerche, le prospettive di lungo termine sono quelle di poter identificare virus e batteri che potrebbero scatenare la malattia in soggetti predisposti, ed intervenire così da prevenirne l'insorgere o moderarne la progressione. La ricerca è stata possibile grazie alla collaborazione con il CRS4 che ha fornito sia le risorse di calcolo ad alte prestazioni necessarie, sia il personale di supporto per il loro utilizzo ottimale. Inoltre, il lavoro del dott. Kumar si inserisce in un ampio filone di ricerca svoltosi nell'arco degli ultimi quattro anni in collaborazione coi ricercatori del Centro di ricerca.
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