Red
22 gennaio 2017
Hotel Rigopiano: sistema soccorsi sardo
Questo è il primo importante utilizzo in campo nazionale della tecnologia perfezionata nel Centro aperto nove mesi dopo il primo accordo Regione-Huawei firmato ad Hannover. In questo momento il sistema è a disposizione degli operatori che coordinano le operazioni di recupero nell´hotel Rigopiano
CAGLIARI - Le tecnologie del Joint Innovation Center Huawei e del CRS4 di Pula (Cagliari) a supporto delle operazioni di soccorso nell'Hotel Rigopiano per facilitare il recupero delle persone rimaste intrappolate. Il Centro di innovazione, finanziato dalla Regione Sardegna e da Huawei e inaugurato lo scorso 19 dicembre al Parco Tecnologico di Pula, nell'ambito delle sperimentazioni previste nell'accordo di collaborazione con la direzione regionale dei Vigili del fuoco, ha messo a disposizione del Corpo nazionale parte del personale e il sistema portatile Rapid e-LTE emergency solution.
Il sistema utilizzato è parte delle infrastrutture del Centro di innovazione, su cui si stanno sviluppando nuove applicazioni per migliorare gli interventi dei soccorritori in caso di emergenze. Questo è il primo importante utilizzo in campo nazionale della tecnologia perfezionata nel Centro aperto nove mesi dopo il primo accordo Regione-Huawei firmato ad Hannover. In questo momento il sistema è a disposizione degli operatori che coordinano le operazioni di recupero nell'hotel Rigopiano.
Si tratta di un'infrastruttura di comunicazione mobile con tempo di montaggio e messa in opera estremamente veloci, da utilizzare in caso di emergenze e disastri come quello che in questi giorni si sta vivendo in Abruzzo. La tecnologia di ultima generazione utilizzata consente la trasmissione di voce e dati, incluse immagini, che facilitano la condivisione delle informazioni relative al disastro e il coordinamento delle operazioni da parte degli operatori in campo per facilitare l'individuazione dei sopravvissuti sotto le macerie. Il sistema consente di utilizzare alcune radio che permettono di acquisire le immagini dello scenario del disastro e mandarle poi nella sala operativa in streaming video, in modo tale da coordinare anche a distanza le operazioni con la massima precisione.
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