Red
13 gennaio 2017
Sassari: al via progetto di ricerca innovativo internazionale Cerbero
Dall´oceano allo spazio. Oggetti intelligenti per ambienti ignoti tra robotica e automotive. L´importante progetto è stato presentato mercoledì nell´Ateneo turritano
SASSARI - Ha preso ufficialmente il via mercoledì, all'Università di Sassari, Cerbero, progetto di ricerca innovativo finanziato dal programma europeo Horizon2020. L’Ateneo riveste il ruolo di coordinatore scientifico del progetto che spazierà tra i fondali oceanici, le auto elettriche e l'esplorazione di Marte, mentre il centro di ricerche Ibm di Haifa ha la direzione complessiva del consorzio di dodici partner da sette Paesi: partecipano anche l’Università di Cagliari, l’Università Politecnica de Madrid, l’Università della Svizzera Italiana, l’Institut National des Sciences Appliquées de Rennes (Francia), i centri di ricerche olandesi Tno e Science and Technology, l’azienda sassarese Abinsula, il Centro di ricerche Fiat, la Thales Alenia Space Espana ed il gruppo inglese Ambiesense Ltd, tutte imprese di alto profilo nell’Ict.
5milioni di euro in tre anni, un gruppo internazionale ed interdisciplinare composto da giovani cervelli, la Sardegna protagonista grazie alla presenza di tre partner isolani: l’Università di Sassari, l'azienda di Ict Abinsula e l’Università di Cagliari. Sono alcuni degli ingredienti del progetto, guidato da Michael Masin, del centro di ricerca Ibm Israel Science and Technology Ltd, con il coordinamento scientifico di Francesca Palumbo, ricercatrice del Dipartimento di Scienze Politiche, Scienze della Comunicazione e Ingegneria dell'Informazione dell'Università di Sassari. «Il progetto sul versante scientifico si è classificato al primo posto tra circa cento proposte – dichiara Palumbo – È il frutto di un lungo lavoro che deriva dalle collaborazioni scientifiche internazionali che ho instaurato negli ultimi tre anni. Sono contenta che l'asse sassarese sia forte grazie alla presenza di Abinsula. Per un ricercatore nel campo dell'Ingegneria, lavorare con chi porta la scienza sul mercato è un indubbio vantaggio». L'Innovation Manager dell’intero progetto è Katiuscia Zedda (Abinsula), nominata dai partner all’unanimità in apertura del kick-off meeting, cioè il lancio ufficiale di Cerbero, proseguito ieri ed oggi (venerdì), sempre all’Università di Sassari. «Sono nata come tecnico e sono diventata un project manager – dichiara Zedda – Per me questo incarico, volto all'introduzione delle tecnologie nei mercati, sarà una nuova sfida. Farlo in questo contesto, tra robotica, automotive e aerospazio, è una grande opportunità».
Il “Cross-layer modEl-based fRamework for multi-oBjective dEsign of Reconfigurable systems in uncertain hybrid environments” è una Research Innovation Action finanziata con 5milioni e 383mila euro dal programma europeo Horizon2020 nella call Ict-01-2016. Il consorzio pubblico-privato è costituito da dodici membri tra Italia, Francia, Spagna, Olanda, Svizzera, Regno Unito e Israele. Il gruppo di ricerca dell’Università di Sassari, a cui spetteranno circa 400mila euro, è guidato da Francesca Palumbo, esperta di sistemi digitali integrati a bassa dissipazione di potenza. Del team scientifico fa parte anche Luca Pulina, specialista in analisi e verifica formale di sistemi complessi. Inoltre, nell’unità sassarese sono coinvolti gli esperti di comunicazione Alessandro Lovari e Rosario Cecaro.
Nella foto: tutti i partners del progetto
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